Adolf Loos è universalmente noto come uno degli architetti europei che ha contribuito maggiormente allo sviluppo di un linguaggio architettonico moderno; colui che sentenziò con il titolo del suo più celebre saggio, Ornamento e delitto (1910), la fine della superflua decorazione e prese una posizione netta circa il cambiamento che egli vedeva come necessario e inevitabile nell’architettura. Meno conosciute sono le sue osservazioni sulla società a lui contemporanea, dall’abbigliamento alle buone maniere, dall’arredamento alla musica; il suo occhio per il vestito, il mobile e l’oggetto si incontra con il problema dell’abitare e con tutto quello che oggi si potrebbe definire, con un inglesismo, life style. Tali osservazioni erano contenute nella serie di articoli scritti a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento su vari giornali, tra cui il viennese Neue Freie Presse e Das Andere (L’Altro). Quest’ultimo che aveva come sottotitolo, Un giornale per l'introduzione della cultura occidentale in Austria, fu pubblicato nel 1903 ed è considerato, oggi, un importante documento della modernità che costituisce un'affermazione radicale, a volte scioccante, in cui nulla era vietato.
Gli architetti parlano di Moda. La cultura comunicativa di «Das Andere» e le parole di Adolf Loos / Spita, Leone. - (2022), pp. 253-262.
Gli architetti parlano di Moda. La cultura comunicativa di «Das Andere» e le parole di Adolf Loos
leone spita
2022
Abstract
Adolf Loos è universalmente noto come uno degli architetti europei che ha contribuito maggiormente allo sviluppo di un linguaggio architettonico moderno; colui che sentenziò con il titolo del suo più celebre saggio, Ornamento e delitto (1910), la fine della superflua decorazione e prese una posizione netta circa il cambiamento che egli vedeva come necessario e inevitabile nell’architettura. Meno conosciute sono le sue osservazioni sulla società a lui contemporanea, dall’abbigliamento alle buone maniere, dall’arredamento alla musica; il suo occhio per il vestito, il mobile e l’oggetto si incontra con il problema dell’abitare e con tutto quello che oggi si potrebbe definire, con un inglesismo, life style. Tali osservazioni erano contenute nella serie di articoli scritti a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento su vari giornali, tra cui il viennese Neue Freie Presse e Das Andere (L’Altro). Quest’ultimo che aveva come sottotitolo, Un giornale per l'introduzione della cultura occidentale in Austria, fu pubblicato nel 1903 ed è considerato, oggi, un importante documento della modernità che costituisce un'affermazione radicale, a volte scioccante, in cui nulla era vietato.File | Dimensione | Formato | |
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