Analisi faunistica dei diversi contesti stratigrafici al margine del Villaggio Grande della Terramara Santa Rosa di Poviglio

Il presente lavoro ha lo scopo di presentare e analizzare una consistente parte di materiale faunistico recuperato durante i decennali scavi nell'area del Fossato del Villaggio Grande della Terramara Santa Rosa di Poviglio(RE). Al fine di studiare la grande quantità di faune provenienti dai diversi strati che componevano la vasta area, indagata con campagne sistematiche ed estensive dal 1997 al 2011, è stato utilizzato il metodo delle cosiddette “zone diagnostiche”. A livello metodologico tutti gli elementi ossei provenienti dall’ area del Fossato del Villaggio Grande sono stati visionati e, dove possibile, è stato riconosciuto l’ elemento scheletrico mediante l’ anatomia comparata. Una buona parte del campione determinato ha poi permesso la deduzione di una serie di informazioni quali: sesso, età di morte e stato di salute dell’ animale. Le indagini archeozoologiche sono state condotte su tutta la fauna – 83 chilogrammi circa – recuperata tramite raccolta manuale a vista, proveniente dai diversi livelli pertinenti l’ area della Recinzione e del Fossato del Villaggio Grande. Gli strati archeologici sono costituiti da evidenze di riempimenti di strutture, quali il Fossato stesso, i canali e pozzi di captazione per l’ acqua; oppure da evidenze riferibili a riporti, come ad esempio i livelli che vanno a costituire il Terrapieno, ovvero l’ ampia area denominata Recinzione. Dall’ osservazione generale del contesto emerge come la fauna domestica sia nettamente prevalente e come i rapporti interni fra le principali specie domestiche, pur mantenendosi abbastanza costanti nel tempo, mostrano un leggero decremento nella presenza dei buoi durante le fasi evolute del Bronzo recente. Gli ovicaprini cominciano invece ad aumentare nei campioni delle Terre Nere, che sono lo specchio di un momento centrale dell’ espansione, non solo insediativa ma anche economica, delle terramare permettendoci di ipotizzare che nelle fasi centrali di vita del Villaggio Grande della Terramara di Santa Rosa di Poviglio si praticasse una fiorente economia pastorale. Dall’ osservazione della composizione faunistica dei diversi comparti, analizzati sia dal punto di vista spaziale e funzionale sia dal punto di vista cronologico, emerge come a livello di specie domestiche ci sia una sostanziale uniformità distributiva all’ interno delle due principali aree, mentre è invece possibile apprezzare una maggiore varietà in termini, sia numerici sia di composizione, osservando la presenza degli animali selvatici che, a partire dal bronzo recente evoluto diventano una presenza apprezzabile. I resti di cani ed equidi hanno restituito percentuali sempre al di sotto del 10 % in tutte le fasi cronologiche, il che li connota come una presenza saltuaria e non direttamente legata al reperimento di risorse alimentari.