Un nuovo ideale di donna. La «dulcedo» da Venanzio ai poeti della Loira

Prolifico e raffinato poeta italiano, attivo nella Gallia merovingia, Venanzio Fortunato si distinse nella stesura di carmi celebrativi e affettuosi indirizzati a persone influenti, quali vescovi o dignitari di corte, e a nobildonne votate alla vita monastica. Fra questi ultimi, spiccano quelli dedicati alla regina Radegonda e alla badessa Agnese di Poitiers: raccolti all’interno degli undici libri dei «Miscellanea Carmina», questi componimenti, oltre a offrire una curiosa rappresentazione della vita all’interno del monastero, ci permettono di cogliere anche il “poeta di amicizia”, autore di versi intrisi di «dilectio», «dulcedo», «amor» e «courtoisie», anticipando di diversi secoli le galanti lettere d'amore in versi redatte dai cosiddetti "poeti della Loira" (Balderico di Bourgueil, Marbodo di Rennes e Ildeberto di Lavardin).