L’egemonia americana e il problema del mutamento

«Ho promesso di impegnarmi ancora una volta con il mondo, non per affrontare le sfide di ieri, ma quelle di oggi e di domani. Il nostro mondo è a un punto di svolta. Le dinamiche globali sono cambiate. Nuove crisi richiedono la nostra attenzione» (White House, 2021, p. I). L’Interim National Security Strategic Guidance (INSSG) firmata da Joe Biden non poteva essere più chiara sulla portata storica dei nodi politici che la sua amministrazione è chiamata a sciogliere. I dilemmi strategici di fondo con cui si confronta il nuovo corso alla Casa Bianca, tuttavia, non sono comunque dissimili da quelli che hanno gravato sulle altre amministrazioni del post-Guerra fredda e, mutatis mutandis, da quelli su cui si sono interrogate le potenze egemoniche del passato. Ovvero, cosa va difeso dell’ordine internazionale? Chi è responsabile della sua difesa? E, infine, come difenderlo?