I primi due capitoli del libro Strategie di città sono incentrati su due aspetti fondamentali relativi alla domanda e all’offerta dei servizi: il primo riguarda il contesto in cui la domanda e l’offerta interagiscano, il secondo analizza i processi che li attuano. Per quanto riguarda il contesto, il primo capitolo, dopo un excursus disciplinare sull’analisi delle relazioni spaziali tra città e territorio - per inquadrare le strutture e le forme dei luoghi della trasformazione - mostra come la città nell’era della globalizzazione ha acquisito una connotazione competitiva proprio attraverso un’offerta diversificata di servizi. Richiamando, infatti, le basi teoretiche che hanno indirizzato analisi e studi sul comportamento spaziale delle città, a partire dalla teoria delle località centrali (Christaller, 1933) fino a giungere alle evoluzioni delle stesse nell’era della globalizzazione (Sassen, 1997, 2003), i termini identificativi delle gerarchie urbane, delle centralità e delle polarità urbane hanno subìto profondi cambiamenti delineando nuovi tassonomie geografiche basate sia su gli aspetti meramente dimensionali - popolazione e dimensione territoriale - , sia sulle dinamiche di distribuzione del potere nelle sue forme economiche, sociali e pubbliche. La maggior parte dei servizi generati dal sistema economico globale si è localizzata lungo una rete di città con funzioni di nuove centralità. Questa rete è dinamica, nel senso che fagocita sempre nuove aree urbane, anche se in contemporanea crescono nelle stesse città aree di degrado sociale e decadimento infrastrutturale. Per quanto riguarda i processi, il secondo capitolo analizza la complessità della domanda dei servizi - in quanto, scaturisce sia per l’innalzamento della competitività, sia per soddisfare esigenze di riequilibrio sociale - al fine di comprendere la natura dei processi attivati e/o attivabili dal lato dell’offerta. Infatti tale complessità attiva nell’ambito dei processi di governance una capacità progettuale multiscalare, ovvero una capacità di intravedere con il processo di trasformazione diverse prospettive di soddisfacimento di bisogni che si esprimono su diversi livelli, globale, territoriale e locale. La conclusione di entrambi i capitoli riguarda come le nuove gerarchie urbane si configurano in base alla concentrazione dei servizi e non più della produzione, innescando processi di trasformazione in cui il flusso diventa il criterio generatore della forma urbana e, quindi, della trasformazione fisica, a cui si aggiunge il necessario confronto con il rischio di un’elevata frammentazione urbana.
Gerarchie urbane, centralità e polarità: come si concepisce il luogo della trasformazione. Offerta, domanda di servizi e sistemi locali / Bevilacqua, Carmelina. - (2007), pp. 21-66.
Gerarchie urbane, centralità e polarità: come si concepisce il luogo della trasformazione. Offerta, domanda di servizi e sistemi locali
BEVILACQUA, Carmelina
2007
Abstract
I primi due capitoli del libro Strategie di città sono incentrati su due aspetti fondamentali relativi alla domanda e all’offerta dei servizi: il primo riguarda il contesto in cui la domanda e l’offerta interagiscano, il secondo analizza i processi che li attuano. Per quanto riguarda il contesto, il primo capitolo, dopo un excursus disciplinare sull’analisi delle relazioni spaziali tra città e territorio - per inquadrare le strutture e le forme dei luoghi della trasformazione - mostra come la città nell’era della globalizzazione ha acquisito una connotazione competitiva proprio attraverso un’offerta diversificata di servizi. Richiamando, infatti, le basi teoretiche che hanno indirizzato analisi e studi sul comportamento spaziale delle città, a partire dalla teoria delle località centrali (Christaller, 1933) fino a giungere alle evoluzioni delle stesse nell’era della globalizzazione (Sassen, 1997, 2003), i termini identificativi delle gerarchie urbane, delle centralità e delle polarità urbane hanno subìto profondi cambiamenti delineando nuovi tassonomie geografiche basate sia su gli aspetti meramente dimensionali - popolazione e dimensione territoriale - , sia sulle dinamiche di distribuzione del potere nelle sue forme economiche, sociali e pubbliche. La maggior parte dei servizi generati dal sistema economico globale si è localizzata lungo una rete di città con funzioni di nuove centralità. Questa rete è dinamica, nel senso che fagocita sempre nuove aree urbane, anche se in contemporanea crescono nelle stesse città aree di degrado sociale e decadimento infrastrutturale. Per quanto riguarda i processi, il secondo capitolo analizza la complessità della domanda dei servizi - in quanto, scaturisce sia per l’innalzamento della competitività, sia per soddisfare esigenze di riequilibrio sociale - al fine di comprendere la natura dei processi attivati e/o attivabili dal lato dell’offerta. Infatti tale complessità attiva nell’ambito dei processi di governance una capacità progettuale multiscalare, ovvero una capacità di intravedere con il processo di trasformazione diverse prospettive di soddisfacimento di bisogni che si esprimono su diversi livelli, globale, territoriale e locale. La conclusione di entrambi i capitoli riguarda come le nuove gerarchie urbane si configurano in base alla concentrazione dei servizi e non più della produzione, innescando processi di trasformazione in cui il flusso diventa il criterio generatore della forma urbana e, quindi, della trasformazione fisica, a cui si aggiunge il necessario confronto con il rischio di un’elevata frammentazione urbana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.