This paper presents the faunal data emerged from a recent reassessing of the animal bone remains recovered during the excavations carried out by Gaetano Chierici at Tana della Mussina, in 1871-72 which were then displayed in showcases at the Museo Civico di Reggio Emilia. The concomitant presence of human and animal remains, often bearing combustion traces, clearly identifies Tana della Mussina as a ceremonial site where rituals connected to the funerary sphere took place during the Chalcolithic. The 49 osteological fragments have been analysed, recorded and, where possible, the fractures reconstructed. Possible correspondences between the studied remains and those described in the nineteenth-century reports have also been explored. The archaeozoological analysis allowed anatomical identification for 37 skeletal portions, representing eight different species. Domestic animals, including goats, sheep, pigs and bovids, were the majority. Despite wild animals were rarer, remains of wild boar, deer and a badger are nevertheless present. The presence of one remain of domestic rooster (Gallus sp.), certainly intrusive, has also to be reported.

In questo contributo sono presentati i dati faunistici emersi da una recente revisione dei resti ossei animali che, recuperati durante gli scavi effettuati da Gaetano Chierici nel 1871-72 presso la Tana della Mussina, sono stati poi conservati nelle teche del Museo Civico di Reggio Emilia. La compresenza di resti umani e animali, spesso recanti tracce di combustione, identifica chiaramente la Tana della Mussina, come luogo cerimoniale che ha visto svolgersi, durante l’età del Rame, rituali connessi alla sfera funeraria. I 49 frammenti osteologici sono stati analizzati, schedati e, dove possibile, ricomposte le fratture; si sono, inoltre, cercate eventuali corrispondenze fra i resti e le descrizioni ottocentesche dei loro recuperi. L’analisi archeozoologica ha permesso il riconoscimento anatomico e di specie per 37 porzioni scheletriche corrispondenti a otto differenti specie. Si tratta, soprattutto, di animali domestici quali capre, pecore, maiali e buoi, mentre più rare sono le specie selvatiche rappresentate da ossa di cinghiale, cervo e tasso. Si segnala infine la presenza di un resto, sicuramente intrusivo, di gallo domestico (Gallus sp.).

Tana della Mussina. I resti animali / Maini, Elena. - (2020), pp. 113-120.

Tana della Mussina. I resti animali

Elena Maini
2020

Abstract

This paper presents the faunal data emerged from a recent reassessing of the animal bone remains recovered during the excavations carried out by Gaetano Chierici at Tana della Mussina, in 1871-72 which were then displayed in showcases at the Museo Civico di Reggio Emilia. The concomitant presence of human and animal remains, often bearing combustion traces, clearly identifies Tana della Mussina as a ceremonial site where rituals connected to the funerary sphere took place during the Chalcolithic. The 49 osteological fragments have been analysed, recorded and, where possible, the fractures reconstructed. Possible correspondences between the studied remains and those described in the nineteenth-century reports have also been explored. The archaeozoological analysis allowed anatomical identification for 37 skeletal portions, representing eight different species. Domestic animals, including goats, sheep, pigs and bovids, were the majority. Despite wild animals were rarer, remains of wild boar, deer and a badger are nevertheless present. The presence of one remain of domestic rooster (Gallus sp.), certainly intrusive, has also to be reported.
2020
La Tana della Mussina di Borzano. Dallo scavo pionieristico dell’Ottocento agli studi scientifici del Ventunesimo secolo
978-88-943271-7-5
In questo contributo sono presentati i dati faunistici emersi da una recente revisione dei resti ossei animali che, recuperati durante gli scavi effettuati da Gaetano Chierici nel 1871-72 presso la Tana della Mussina, sono stati poi conservati nelle teche del Museo Civico di Reggio Emilia. La compresenza di resti umani e animali, spesso recanti tracce di combustione, identifica chiaramente la Tana della Mussina, come luogo cerimoniale che ha visto svolgersi, durante l’età del Rame, rituali connessi alla sfera funeraria. I 49 frammenti osteologici sono stati analizzati, schedati e, dove possibile, ricomposte le fratture; si sono, inoltre, cercate eventuali corrispondenze fra i resti e le descrizioni ottocentesche dei loro recuperi. L’analisi archeozoologica ha permesso il riconoscimento anatomico e di specie per 37 porzioni scheletriche corrispondenti a otto differenti specie. Si tratta, soprattutto, di animali domestici quali capre, pecore, maiali e buoi, mentre più rare sono le specie selvatiche rappresentate da ossa di cinghiale, cervo e tasso. Si segnala infine la presenza di un resto, sicuramente intrusivo, di gallo domestico (Gallus sp.).
Ossa animali; rituale funerario; animali domestici; animali selvatici
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Tana della Mussina. I resti animali / Maini, Elena. - (2020), pp. 113-120.
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