Il Trattato Italiano di Medicina d'Ambiente, edito dalla Società Editrice Universo di Roma, trova le sue ragioni scientifiche nella transizione ambientale e nella tutela sanitaria delle nostre Comunità cittadine, a latere della Medicina del Lavoro e Medicina Preventiva dei Lavoratori. Nel momento in cui le Istituzioni Europee e Italiane affrontano la fase della transizione ecologico-energetica con la legge Europea sull'Energia, Cinquanta Capitoli, dispiegati su circa 1000 pagine, sviluppano la classificazione degli inquinanti dell'aria urbana, del suolo e delle acque, le patologie che ne derivano, le problematiche legate alla nuova urbanistica delle grandi e piccole città, la fenomenologia in evoluzione del trasporto e del traffico ed infine la legislazione in materia di protezione ambientale delle comunità e dei luoghi di lavoro. Nella fase delicatissima in cui ci troviamo - ove la pandemia ha trovato pabulum perfetto per propagarsi, questo Trattato dedicato agli studenti universitari delle Facoltà di Medicina, Giurisprudenza e Architettura si dispiega nella ricerca di sintesi tra Salute e Ambiente del mondo urbanizzato senza trascurare la tutela della salute nelle Comunità Sensibili (detenuti e migranti). L'Opera segna il primato della formazione scientifica interdisciplinare sulla comune informazione. Non offre soltanto la trattazione sistematica delle patologie da ambiente ma indica la road-map per la prevenzione della salute collettiva. Traccia le possibili soluzioni urbanistiche e i meccanismi, anche multilivello, di individuazione del danno e delle sanzioni giudiziarie. Il Trattato si avvale dell'apporto interdisciplinare che vede coinvolti 8 Atenei Italiani, Enti istituzionali quali l'ISPRA e l'ACoS di Roma Capitale e giuristi di vaglia. L’occhio umano è, per sua natura, continuamente esposto alla luce e, di conseguenza, non sorprende che i tessuti oculari, più ancora della cute, siano particolarmente suscettibili agli effetti dei raggi ultravioletti (UVR). Oggi l’esposizione ai raggi UV sembra essere in aumento: infatti tutta una serie di cambiamenti i climatici globali e, soprattutto, l’impoverimento dell’ozono, un gas presente negli strati più esterni dell’atmosfera e che rappresenta la prima linea di difesa contro le radiazioni elettromagnetiche, causano un incremento dei livelli di radiazioni che raggiungono la superficie terrestre. Quando ci si cimenta nello studio di qualsiasi effetto fotobiologico, nello specifico luce e colore, occorre tenere conto di una serie di grandezze radiometriche: ad esempio l’energia radiante (radiant energy) espressa in joule (J) e comunemente indicata Qe, consiste nell’energia che è trasportata da un qualunque campo di radiazione elettromagnetica, l’irradianza (irradiance), Ee, esprime il flusso radiante incidente su una determinata superficie e la sua unità di misura nel Sistema Internazionale è il watt al metro quadrato (W/m2), mentre l’esposizione radiante (radiant exposure) si riferisce alla dose a cui viene esposta una determinata superficie e l’unità di misura è il Joule al metro quadrato (J/m2). (Sliney How light reaches the eye and its components)19. È ormai noto che un’esposizione acuta ad alte dosi di UVR è in grado di causare foto-cheratiti e foto-congiuntiviti, mentre un’esposizione cronica e duratura nel tempo a basse dosi di UVR sembra essere maggiormente correlata all’insorgenza di pterigio, cataratta e carcinomi a cellule squamose sia della cornea sia della congiuntiva. Verranno pertanto analizzate una ad una le diverse strutture oculari coinvolte e le conseguenti patologie foto-indotte, valutandone il quadro clinico, la diagnosi e, laddove esistente, la terapia appropriata.

Patologie oculari e raggi ultravioletti / Franzone, F.; Pacella, F.; Trovato Battagliola, E.; Zaccaria Scalinci, S.; De Sio, S.; Pacella, E.. - (2021), pp. 515-533.

Patologie oculari e raggi ultravioletti

F. Franzone
Primo
Membro del Collaboration Group
;
F. Pacella
Secondo
Membro del Collaboration Group
;
E. Trovato Battagliola
Membro del Collaboration Group
;
S. De Sio
Penultimo
Membro del Collaboration Group
;
E. Pacella
Ultimo
Conceptualization
2021

Abstract

Il Trattato Italiano di Medicina d'Ambiente, edito dalla Società Editrice Universo di Roma, trova le sue ragioni scientifiche nella transizione ambientale e nella tutela sanitaria delle nostre Comunità cittadine, a latere della Medicina del Lavoro e Medicina Preventiva dei Lavoratori. Nel momento in cui le Istituzioni Europee e Italiane affrontano la fase della transizione ecologico-energetica con la legge Europea sull'Energia, Cinquanta Capitoli, dispiegati su circa 1000 pagine, sviluppano la classificazione degli inquinanti dell'aria urbana, del suolo e delle acque, le patologie che ne derivano, le problematiche legate alla nuova urbanistica delle grandi e piccole città, la fenomenologia in evoluzione del trasporto e del traffico ed infine la legislazione in materia di protezione ambientale delle comunità e dei luoghi di lavoro. Nella fase delicatissima in cui ci troviamo - ove la pandemia ha trovato pabulum perfetto per propagarsi, questo Trattato dedicato agli studenti universitari delle Facoltà di Medicina, Giurisprudenza e Architettura si dispiega nella ricerca di sintesi tra Salute e Ambiente del mondo urbanizzato senza trascurare la tutela della salute nelle Comunità Sensibili (detenuti e migranti). L'Opera segna il primato della formazione scientifica interdisciplinare sulla comune informazione. Non offre soltanto la trattazione sistematica delle patologie da ambiente ma indica la road-map per la prevenzione della salute collettiva. Traccia le possibili soluzioni urbanistiche e i meccanismi, anche multilivello, di individuazione del danno e delle sanzioni giudiziarie. Il Trattato si avvale dell'apporto interdisciplinare che vede coinvolti 8 Atenei Italiani, Enti istituzionali quali l'ISPRA e l'ACoS di Roma Capitale e giuristi di vaglia. L’occhio umano è, per sua natura, continuamente esposto alla luce e, di conseguenza, non sorprende che i tessuti oculari, più ancora della cute, siano particolarmente suscettibili agli effetti dei raggi ultravioletti (UVR). Oggi l’esposizione ai raggi UV sembra essere in aumento: infatti tutta una serie di cambiamenti i climatici globali e, soprattutto, l’impoverimento dell’ozono, un gas presente negli strati più esterni dell’atmosfera e che rappresenta la prima linea di difesa contro le radiazioni elettromagnetiche, causano un incremento dei livelli di radiazioni che raggiungono la superficie terrestre. Quando ci si cimenta nello studio di qualsiasi effetto fotobiologico, nello specifico luce e colore, occorre tenere conto di una serie di grandezze radiometriche: ad esempio l’energia radiante (radiant energy) espressa in joule (J) e comunemente indicata Qe, consiste nell’energia che è trasportata da un qualunque campo di radiazione elettromagnetica, l’irradianza (irradiance), Ee, esprime il flusso radiante incidente su una determinata superficie e la sua unità di misura nel Sistema Internazionale è il watt al metro quadrato (W/m2), mentre l’esposizione radiante (radiant exposure) si riferisce alla dose a cui viene esposta una determinata superficie e l’unità di misura è il Joule al metro quadrato (J/m2). (Sliney How light reaches the eye and its components)19. È ormai noto che un’esposizione acuta ad alte dosi di UVR è in grado di causare foto-cheratiti e foto-congiuntiviti, mentre un’esposizione cronica e duratura nel tempo a basse dosi di UVR sembra essere maggiormente correlata all’insorgenza di pterigio, cataratta e carcinomi a cellule squamose sia della cornea sia della congiuntiva. Verranno pertanto analizzate una ad una le diverse strutture oculari coinvolte e le conseguenti patologie foto-indotte, valutandone il quadro clinico, la diagnosi e, laddove esistente, la terapia appropriata.
2021
Trattato Italiano di Medicina d'Ambiente
9788865151914
transizione ambientale e nella tutela sanitaria; occhio umano; raggi ultravioletti; patologie oculari; retina; cornea; palpebre; cristallino; cataratta
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Patologie oculari e raggi ultravioletti / Franzone, F.; Pacella, F.; Trovato Battagliola, E.; Zaccaria Scalinci, S.; De Sio, S.; Pacella, E.. - (2021), pp. 515-533.
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