Le radici della popolarità raggiunta da Mussolini nel ventennio fascista vanno ricercate- come è stato osservato- nell’immagine che del duce avevano “ coloro che lo adorarono” piuttosto che nelle caratteristiche del duce stesso . Se ciò è vero, allora anche la storia personale e politica di Carlo Silvestri può gettare luce su come si è venuto costruendo un vero e proprio mito di Mussolini in ampi settori della piccola e media borghesia negli anni tra le due guerre. Silvestri proviene da una famiglia della media borghesia milanese e costruisce soprattutto per sé stesso un’immagine del duce che naturalmente coincide solo in modo parziale con la persona di Mussolini; si tratta di un’immagine poliedrica che recepisce molti tratti dell’ artefatta figura del duce creata dalla propaganda fascista, ma si caratterizza anche per un’elaborazione del tutto personale segnata dalle alterne vicende che hanno contraddistinto i rapporti tra Silvestri e Mussolini nell’arco di oltre un ventennio. I temi della costruzione e della ricezione dell’immagine mussoliniana sono nel caso di Silvestri strettamente intrecciati, come lascia ben vedere l’intero percorso personale e politico del giornalista milanese; un percorso complesso che lo porta, negli anni della gioventù, a simpatizzare per il socialismo riformista, per poi avvicinarsi, durante il periodo della maturità, al fascismo mussoliniano approdando infine al socialismo democratico nell’ultima fase della sua vita, vissuta nell’ Italia repubblicana.
Carlo Silvestri e la perpetuazione del mito di Mussolini / Gabrielli, Gloria. - STAMPA. - 1(2006), pp. 73-95.
Carlo Silvestri e la perpetuazione del mito di Mussolini
GABRIELLI, Gloria
2006
Abstract
Le radici della popolarità raggiunta da Mussolini nel ventennio fascista vanno ricercate- come è stato osservato- nell’immagine che del duce avevano “ coloro che lo adorarono” piuttosto che nelle caratteristiche del duce stesso . Se ciò è vero, allora anche la storia personale e politica di Carlo Silvestri può gettare luce su come si è venuto costruendo un vero e proprio mito di Mussolini in ampi settori della piccola e media borghesia negli anni tra le due guerre. Silvestri proviene da una famiglia della media borghesia milanese e costruisce soprattutto per sé stesso un’immagine del duce che naturalmente coincide solo in modo parziale con la persona di Mussolini; si tratta di un’immagine poliedrica che recepisce molti tratti dell’ artefatta figura del duce creata dalla propaganda fascista, ma si caratterizza anche per un’elaborazione del tutto personale segnata dalle alterne vicende che hanno contraddistinto i rapporti tra Silvestri e Mussolini nell’arco di oltre un ventennio. I temi della costruzione e della ricezione dell’immagine mussoliniana sono nel caso di Silvestri strettamente intrecciati, come lascia ben vedere l’intero percorso personale e politico del giornalista milanese; un percorso complesso che lo porta, negli anni della gioventù, a simpatizzare per il socialismo riformista, per poi avvicinarsi, durante il periodo della maturità, al fascismo mussoliniano approdando infine al socialismo democratico nell’ultima fase della sua vita, vissuta nell’ Italia repubblicana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.