«Progettualità e dilemmi disciplinari (e non solo)»

A partire dagli Ottanta del Novecento, siamo esposti al mutare frequente delle teorizzazioni nei nostri tre campi disciplinari. Con difficoltà crescenti nel tempo. Questa difficoltà di teorizzazione “forte” oggi ci appare maggiore, inoltre, perché siamo presi da alcuni “dilemmi”, la cui rilevanza critica è accresciuta dall’impossibilità di avere il tempo necessario per provare a scioglierli: le trasformazioni che vorremo progettare, infatti, un certo insieme significativo di trasformazioni (e di programmi di ricerca in tal senso), trovano realizzazione, o comunque esito, spesso in tempi più veloci, ammettendo così un’intenzionalità solo parziale e frammentata, e solo in parte riconducibile a culture disciplinari sufficientemente sedimentate. A partire da questo primo dilemma il contributo ragiona brevemente su alcune incertezze o ambiguità sì teoriche, ma con ricadute applicative, ravvisabili nel design, nella pianificazione, nella tecnologia dell’architettura.