La Sala della Torre del Palazzo Avogadro di Zanano conserva ancora una estesa decorazione murale, databile tra la fine del XIV e la prima metà del XV secolo. Oltre ad un decoro aniconico a losanghe bianche e nere e ad una Madonna in trono con il Bambino, ritenuta l’icona tutelare della famiglia Avogadro, la sala custodisce una singolare rappresentazione profana: una battaglia tra fiere al di fuori di una città turrita. Quest’ultimo affresco, i cui protagonisti sono stati riconosciuti come orsi neri e orsi bianchi, o orsi bianchi pronti a battersi contro lupi neri, ha attirato particolarmente l’attenzione di studiosi e storici locali per la sua particolarità iconografica, che è stata, nel corso del tempo, oggetto di numerose interpretazioni di carattere politico. Una pista ancora non battuta ricondurrebbe invece l’affresco ad un soggetto letterario, diffuso soprattutto nell’arco alpino: la "Galeomiomachia", o "Catomiomachia", dello scrittore bizantino Teodoro Prodromo. Il riconoscimento di un soggetto così singolarespinge ad indagare sulla diffusione della fonte letteraria nelle corti dell’arco alpino, sul confronto con esempi simili e sulla sua interpretazione a seconda del contesto, ponendo, al contempo, il castello di Zanano sotto una più giusta luce, collegando il suo decoro dipinto ad una colta committenza, quella della famiglia Avogadro, all’epoca una delle più importanti del territorio bresciano.
Battaglia di Lupi e di Orsi. Nuove interpretazioni per il ciclo Castello Avogadro a Zanano di Valtrompia / Barozzi, Letizia; Maria Varanini, Gian; Ameri, Gianluca; Zendri, Christian; Bonicatto, Simone; Baldi, Camilla; Ferrari, Matteo; Napione, Ettore; Piccoli, Fausta; Gambarotto, Giulia; Landi, Walter; Beato, Marcello; Bugna, Serena; De Cristofaro, Dario; Turci, Margherita; Ducati, Alice; Rota, Valentina; Benucci, Franco. - (2022). (Intervento presentato al convegno Dentro e fuori la Corte. La funzione politica della pittura profana nel Nord Italia tra Tre e Quattrocento. tenutosi a Rovereto; Italy).
Battaglia di Lupi e di Orsi. Nuove interpretazioni per il ciclo Castello Avogadro a Zanano di Valtrompia.
Letizia Barozzi;
2022
Abstract
La Sala della Torre del Palazzo Avogadro di Zanano conserva ancora una estesa decorazione murale, databile tra la fine del XIV e la prima metà del XV secolo. Oltre ad un decoro aniconico a losanghe bianche e nere e ad una Madonna in trono con il Bambino, ritenuta l’icona tutelare della famiglia Avogadro, la sala custodisce una singolare rappresentazione profana: una battaglia tra fiere al di fuori di una città turrita. Quest’ultimo affresco, i cui protagonisti sono stati riconosciuti come orsi neri e orsi bianchi, o orsi bianchi pronti a battersi contro lupi neri, ha attirato particolarmente l’attenzione di studiosi e storici locali per la sua particolarità iconografica, che è stata, nel corso del tempo, oggetto di numerose interpretazioni di carattere politico. Una pista ancora non battuta ricondurrebbe invece l’affresco ad un soggetto letterario, diffuso soprattutto nell’arco alpino: la "Galeomiomachia", o "Catomiomachia", dello scrittore bizantino Teodoro Prodromo. Il riconoscimento di un soggetto così singolarespinge ad indagare sulla diffusione della fonte letteraria nelle corti dell’arco alpino, sul confronto con esempi simili e sulla sua interpretazione a seconda del contesto, ponendo, al contempo, il castello di Zanano sotto una più giusta luce, collegando il suo decoro dipinto ad una colta committenza, quella della famiglia Avogadro, all’epoca una delle più importanti del territorio bresciano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.