L'opera costituisce la summa di un'attività di ricerca sul tema durata più di quattro anni. Anche grazie ad una straordinaria mole di dati aggregati e specifici raccolti ed offerti in comunicazione al lettore, è stato possibile affiancare all'esame dei "freddi" numeri del conflitto collettivo insito alle relazioni industriali del Paese, l'analisi dei principali temi di diritto intrinsecamente connessi con le attribuzioni normative concesse all'Autorità di garanzia al fine di giungere ad un giusto contemperamento tra interessi in rilievo. Sicché, a trenta anni dall’emanazione della L. n. 146/1990, ci si è voluto interrogare sull’attualità di quest’ultime, facendo riferimento -in particolare- all’eziologia del conflitto in settori peculiari per il carattere altamente vulnerante della terziarizzazione” delle astensioni collettive sulla quotidianità dei cittadini-utenti. Inoltre, anche grazie ad un’istantanea dell’andamento degli scioperi nell’ultimo quadriennio, ai riflessi dell’emergenza sanitaria da Covid-19 sull’operato della Commissione e dello stato di salute dei soggetti sindacali, si è potuto chiarire in che termini la legge 146 abbia importato una “civilizzazione del conflitto” nel sistema delle relazioni industriali. In conclusione, non ci si può esimere dall’ammonire il lettore che l’opera, nonostante sia formalmente incentrata nella definizione di limiti d’esercizio del diritto di sciopero, che siano frutto di un’attività di contemperamento tra differenti istanze fatte proprie dall’Autorità garante quale organo terzo super partes, nel suo agire scientifico, non pone mai “il limite” al centro dell’indagine ma il “diritto”.
L’attività della Commissione di garanzia nel contemperamento “dinamico” tra diritti e governo del conflitto collettivo / ERARIO BOCCAFURNI, Eugenio. - (2021), pp. 1-182.
L’attività della Commissione di garanzia nel contemperamento “dinamico” tra diritti e governo del conflitto collettivo
Eugenio Erario Boccafurni
2021
Abstract
L'opera costituisce la summa di un'attività di ricerca sul tema durata più di quattro anni. Anche grazie ad una straordinaria mole di dati aggregati e specifici raccolti ed offerti in comunicazione al lettore, è stato possibile affiancare all'esame dei "freddi" numeri del conflitto collettivo insito alle relazioni industriali del Paese, l'analisi dei principali temi di diritto intrinsecamente connessi con le attribuzioni normative concesse all'Autorità di garanzia al fine di giungere ad un giusto contemperamento tra interessi in rilievo. Sicché, a trenta anni dall’emanazione della L. n. 146/1990, ci si è voluto interrogare sull’attualità di quest’ultime, facendo riferimento -in particolare- all’eziologia del conflitto in settori peculiari per il carattere altamente vulnerante della terziarizzazione” delle astensioni collettive sulla quotidianità dei cittadini-utenti. Inoltre, anche grazie ad un’istantanea dell’andamento degli scioperi nell’ultimo quadriennio, ai riflessi dell’emergenza sanitaria da Covid-19 sull’operato della Commissione e dello stato di salute dei soggetti sindacali, si è potuto chiarire in che termini la legge 146 abbia importato una “civilizzazione del conflitto” nel sistema delle relazioni industriali. In conclusione, non ci si può esimere dall’ammonire il lettore che l’opera, nonostante sia formalmente incentrata nella definizione di limiti d’esercizio del diritto di sciopero, che siano frutto di un’attività di contemperamento tra differenti istanze fatte proprie dall’Autorità garante quale organo terzo super partes, nel suo agire scientifico, non pone mai “il limite” al centro dell’indagine ma il “diritto”.File | Dimensione | Formato | |
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