La storiografia specialistica dell’ultimo secolo si è più volte interessata al monumento, tracciandone profili a volte discordanti, potendosi giovare solo parzialmente dell’accesso alla fabbrica e non disponendo di documentazione archivistica di supporto. Le questioni storiografiche, che si fondano sul presupposto della leggibilità del palinsesto per decifrarne valori e importanza, nel Sant’Omobono risiedono nella problematica determinazione cronologica della fase iniziale della fabbrica, che sembra potersi situare nella seconda metà del XII secolo, in un momento in cui, benché la conquista territoriale e politica normanna fosse compiuta già da un secolo, si registra tuttavia nei resti più antichi il permanere della tecnica costruttiva bizantina. Grazie alla sinergia tra l’istanza d’una lettura aggiornata della fabbrica e della ritrovata sensibilità popolare al suo valore monumentale, saggiamente interpretate dall’autorità religiosa locale che con l’acquisto la sottraeva all’indifferenza e al degrado, le si é restituita dignità testuale con opere di restauro.
Restauri nella chiesa di S. Omobono a Catanzaro / Palmerio, Giancarlo. - STAMPA. - VIII, to.2(2004), pp. 915-925.
Restauri nella chiesa di S. Omobono a Catanzaro
PALMERIO, Giancarlo
2004
Abstract
La storiografia specialistica dell’ultimo secolo si è più volte interessata al monumento, tracciandone profili a volte discordanti, potendosi giovare solo parzialmente dell’accesso alla fabbrica e non disponendo di documentazione archivistica di supporto. Le questioni storiografiche, che si fondano sul presupposto della leggibilità del palinsesto per decifrarne valori e importanza, nel Sant’Omobono risiedono nella problematica determinazione cronologica della fase iniziale della fabbrica, che sembra potersi situare nella seconda metà del XII secolo, in un momento in cui, benché la conquista territoriale e politica normanna fosse compiuta già da un secolo, si registra tuttavia nei resti più antichi il permanere della tecnica costruttiva bizantina. Grazie alla sinergia tra l’istanza d’una lettura aggiornata della fabbrica e della ritrovata sensibilità popolare al suo valore monumentale, saggiamente interpretate dall’autorità religiosa locale che con l’acquisto la sottraeva all’indifferenza e al degrado, le si é restituita dignità testuale con opere di restauro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.