L’analisi dei nuovi modelli insediativi occidentali, sempre più caratterizzati da fenomeni di urbanizzazione (tendenza della popolazione a concentrarsi nelle città) e di sub-urbanizzazione (formazione di aree metropolitane sempre più estese e di tipo policentrico, con conseguente decentramento delle attività produttive e residenziali e diminuzione della densità abitativa dei nuclei urbani), hanno ridefinito la struttura della domanda di mobilità tra i poli sia in termini qualitativi che quantitativi: sono aumentati gli spostamenti all’interno delle grandi aree urbanizzate e diminuiti quelli aventi come destinazione finale il centro città, non esiste una nuova “massificazione” degli spostamenti nelle ore di punta ma si assiste ad una loro maggior distribuzione nell’arco della giornata. Tale evoluzione ha portato ad una sempre più spinta utilizzazione dell’autovettura privata con conseguenze nefaste non solo per la mobilità ma anche per l’ambiente. La crescente attenzione sviluppatasi negli ultimi anni per le tematiche legate alla congestione, la sicurezza stradale, l’inquinamento ambientale ed acustico, ha condotto le istituzioni delle differenti Nazioni Europee ad attuare specifiche strategie d’intervento, volte al riequilibrio modale in termini di miglioramento dell’offerta di trasporto collettivo e di razionalizzazione dell’uso dell’autovettura privata. La memoria illustra inizialmente i principali fenomeni legati allo sviluppo di nuovi modelli insediativi ed alla domanda di mobilità. Sono quindi presentate alcune “best practices” di città Europee incentrate sulla riorganizzazione del trasporto urbano, in relazione allo sviluppo dei nuovi modelli insediativi. Vengono infine descritte alcune innovazioni nel settore della tecnologia e della gestione del trasporto collettivo sviluppatesi recentemente in Europa.
Mobilità e trasporti nelle città Europee / Laconte, P; Musso, Antonio. - s.n.(2006), pp. 109-118.
Mobilità e trasporti nelle città Europee.
MUSSO, Antonio
2006
Abstract
L’analisi dei nuovi modelli insediativi occidentali, sempre più caratterizzati da fenomeni di urbanizzazione (tendenza della popolazione a concentrarsi nelle città) e di sub-urbanizzazione (formazione di aree metropolitane sempre più estese e di tipo policentrico, con conseguente decentramento delle attività produttive e residenziali e diminuzione della densità abitativa dei nuclei urbani), hanno ridefinito la struttura della domanda di mobilità tra i poli sia in termini qualitativi che quantitativi: sono aumentati gli spostamenti all’interno delle grandi aree urbanizzate e diminuiti quelli aventi come destinazione finale il centro città, non esiste una nuova “massificazione” degli spostamenti nelle ore di punta ma si assiste ad una loro maggior distribuzione nell’arco della giornata. Tale evoluzione ha portato ad una sempre più spinta utilizzazione dell’autovettura privata con conseguenze nefaste non solo per la mobilità ma anche per l’ambiente. La crescente attenzione sviluppatasi negli ultimi anni per le tematiche legate alla congestione, la sicurezza stradale, l’inquinamento ambientale ed acustico, ha condotto le istituzioni delle differenti Nazioni Europee ad attuare specifiche strategie d’intervento, volte al riequilibrio modale in termini di miglioramento dell’offerta di trasporto collettivo e di razionalizzazione dell’uso dell’autovettura privata. La memoria illustra inizialmente i principali fenomeni legati allo sviluppo di nuovi modelli insediativi ed alla domanda di mobilità. Sono quindi presentate alcune “best practices” di città Europee incentrate sulla riorganizzazione del trasporto urbano, in relazione allo sviluppo dei nuovi modelli insediativi. Vengono infine descritte alcune innovazioni nel settore della tecnologia e della gestione del trasporto collettivo sviluppatesi recentemente in Europa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.