Questo contributo è stato presentato e discusso nella giornata di studio "Fake News y Edad Media" celebrata il 9 maggio 2019 a Madrid presso l'Università San Pablo CEU. Tra le molteplici false notizie circolanti in età medievale, il trecentesco libro dei viaggi del cavaliere Mandeville occupa un posto di rilievo. Nonostante i viaggi verso l'Oriente avessero iniziato a connettere l'Europa cristiana con l'Asia e il remoto Catai, la lettura dell'opera di Mandeville continuò a diffondere una serie di credenze sedimentate nel corso dei secoli, rinvigorendo il complesso immaginario medievale composto di popoli misteriosi e pericolosi, animali leggendari, terre inesplorate e regni favolosi. Pensato per una collocazione editoriale di alta divulgazione, il mio contributo parte da un'analisi della percezione degli spazi in età tardoantica e medievale per arrivare, tramite il fil rouge del libro di Mandeville, a due suoi lettori di eccezione: Cristoforo Colombo e Domenico Scandella, detto Menocchio. Entrambi si abbeverarono a questa fonte e la loro visione del mondo fu condizionata anche sulla base delle false credenze tramandate dal Medioevo alla modernità dal libro dei presunti viaggi del cavaliere Mandeville.
Los viajes de Mandeville: codificar la ficción, transmitir una peculiar visión del mundo / DEL GUSTO, Davide. - (2021), pp. 83-116.
Los viajes de Mandeville: codificar la ficción, transmitir una peculiar visión del mundo
Davide Del Gusto
2021
Abstract
Questo contributo è stato presentato e discusso nella giornata di studio "Fake News y Edad Media" celebrata il 9 maggio 2019 a Madrid presso l'Università San Pablo CEU. Tra le molteplici false notizie circolanti in età medievale, il trecentesco libro dei viaggi del cavaliere Mandeville occupa un posto di rilievo. Nonostante i viaggi verso l'Oriente avessero iniziato a connettere l'Europa cristiana con l'Asia e il remoto Catai, la lettura dell'opera di Mandeville continuò a diffondere una serie di credenze sedimentate nel corso dei secoli, rinvigorendo il complesso immaginario medievale composto di popoli misteriosi e pericolosi, animali leggendari, terre inesplorate e regni favolosi. Pensato per una collocazione editoriale di alta divulgazione, il mio contributo parte da un'analisi della percezione degli spazi in età tardoantica e medievale per arrivare, tramite il fil rouge del libro di Mandeville, a due suoi lettori di eccezione: Cristoforo Colombo e Domenico Scandella, detto Menocchio. Entrambi si abbeverarono a questa fonte e la loro visione del mondo fu condizionata anche sulla base delle false credenze tramandate dal Medioevo alla modernità dal libro dei presunti viaggi del cavaliere Mandeville.File | Dimensione | Formato | |
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