La teoria viene sempre più frequentemente declinata secondo una metafora cartografica, a partire da alcune espressioni che Lukács adopera in Teoria del romanzo fino ad approdare alla vera e propria literary cartography fiorita negli ultimi decenni. Quest’intervento si pone come obiettivo quello di indagare la metafora cartografica all’interno dell’opera di Daniele Del Giudice secondo un approccio che possa farne risaltare l’efficacia teorica, soprattutto nella raccolta di racconti Staccando l’ombra da terra e nei saggi contenuti in In questa luce. Del Giudice eredita intimamente la poetica visiva e spaziale di Calvino, e la mappa svolge all’interno della sua scrittura una funzione testuale imprescindibile. Mappare la realtà significa innanzitutto vederla: dal momento che esistono delle regole cartografiche ben precise, all’interno della narrativa di Del Giudice emergono analogamente dei prontuari visivi, dei veri e propri manuali per osservare e comprendere al meglio l’esistente. La teoria diventa così sguardo, restaurando l’etimologia della parola.
La mappa come teoria. Sguardo, volo e narrazione in Daniele Del Giudice / Baratta, Aldo. - (2021). (Intervento presentato al convegno La sintassi del mondo. La mappa e il testo tenutosi a Università degli Studi di Firenze).
La mappa come teoria. Sguardo, volo e narrazione in Daniele Del Giudice
Aldo Baratta
2021
Abstract
La teoria viene sempre più frequentemente declinata secondo una metafora cartografica, a partire da alcune espressioni che Lukács adopera in Teoria del romanzo fino ad approdare alla vera e propria literary cartography fiorita negli ultimi decenni. Quest’intervento si pone come obiettivo quello di indagare la metafora cartografica all’interno dell’opera di Daniele Del Giudice secondo un approccio che possa farne risaltare l’efficacia teorica, soprattutto nella raccolta di racconti Staccando l’ombra da terra e nei saggi contenuti in In questa luce. Del Giudice eredita intimamente la poetica visiva e spaziale di Calvino, e la mappa svolge all’interno della sua scrittura una funzione testuale imprescindibile. Mappare la realtà significa innanzitutto vederla: dal momento che esistono delle regole cartografiche ben precise, all’interno della narrativa di Del Giudice emergono analogamente dei prontuari visivi, dei veri e propri manuali per osservare e comprendere al meglio l’esistente. La teoria diventa così sguardo, restaurando l’etimologia della parola.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.