A detta dell’attuale dibattito teorico, la contestazione giovanile del Sessantotto fu un fallimento: secondo Žižek, Recalcati e Fisher, il movimento è stato fagocitato dalla «Cultural Logic of Late Capitalism» (Jameson 1991) divenendo l’ennesimo tassello dell’astuto «Discours du capitaliste» (Lacan 1972). Il dissenso si è convertito in nuovo consenso, ciò che si affermava come sovversione delle dinamiche di potere è stato assoggettato in qualità di inedito instrumentum regni e veicolo di repressione. Pasolini era stato profetico: nei suoi scritti giornalistici ciò che temeva era esattamente un travestimento del Potere che da clerico-fascista e perbenista si stava adattando tramite connotati ben più fascinosi e confortanti in edonismo irrefrenabile, in godimento illimitato, in un consumismo capace di livellare le gerarchie sociali. Quest’intervento si pone come obiettivo quello di indagare la subdola metamorfosi del potere tardocapitalistico attraverso l’analisi dei destini testuali di due oggetti nati dalla controcultura sessantottina: l’uso simbolico dei jeans all’interno dei romanzi italiani e le strategie retoriche adoperate dalla Apple nelle prime pubblicità dei suoi prodotti.

L’assimilazione della controcultura sessantottina. Il caso dei blue jeans e delle pubblicità Apple / Baratta, Aldo. - (2021). (Intervento presentato al convegno Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria tenutosi a Sapienza Università di Roma, Università degli Studi Roma Tre).

L’assimilazione della controcultura sessantottina. Il caso dei blue jeans e delle pubblicità Apple

Aldo Baratta
2021

Abstract

A detta dell’attuale dibattito teorico, la contestazione giovanile del Sessantotto fu un fallimento: secondo Žižek, Recalcati e Fisher, il movimento è stato fagocitato dalla «Cultural Logic of Late Capitalism» (Jameson 1991) divenendo l’ennesimo tassello dell’astuto «Discours du capitaliste» (Lacan 1972). Il dissenso si è convertito in nuovo consenso, ciò che si affermava come sovversione delle dinamiche di potere è stato assoggettato in qualità di inedito instrumentum regni e veicolo di repressione. Pasolini era stato profetico: nei suoi scritti giornalistici ciò che temeva era esattamente un travestimento del Potere che da clerico-fascista e perbenista si stava adattando tramite connotati ben più fascinosi e confortanti in edonismo irrefrenabile, in godimento illimitato, in un consumismo capace di livellare le gerarchie sociali. Quest’intervento si pone come obiettivo quello di indagare la subdola metamorfosi del potere tardocapitalistico attraverso l’analisi dei destini testuali di due oggetti nati dalla controcultura sessantottina: l’uso simbolico dei jeans all’interno dei romanzi italiani e le strategie retoriche adoperate dalla Apple nelle prime pubblicità dei suoi prodotti.
2021
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