Ginko: un eco-quartiere sul lago di Bordeaux / Ginko: an eco-neighborhood on Lake Bordeaux

Gynko is a new green neighborhood on the northern Bordeaux suburbs, France. It takes its name from the tree gynko biloba of which it wants to represent the resistance and durability characteristics. The chosen area is spread over 23 ha and is particularly impressive because it is located near the 160 he artificial lake built in 1969 on a large flood swamp owned by the urban community. The new district is located on the right bank of the lake and is strongly characterized by three canals. A distinctive Bordeaux feature is that from any city point of landscape and sky view is not close up by buildings volume; the new urban project preserves this specificity while safeguarding the traditional skyline. The project used the ZAC which is a urban development policies tool. The Bordeaux urban community has developed a general framework and defined the implementation conditions by giving the development to a private company, Bouyghes Immobilier, which proposed the urban project and cared economic feasibility. An important role was also played by Aquitanis and Mesolia Habitat who took care of construction and homes allocation people with disabilities and social rents. The works coordination was curated by the architectural firm Brochet Lajus Pueyo; by Agence Devillers & associates; and by Agence Signes Ouest. More than 20 local, national and international architecture agencies took part in the project. The project began in 2006 and ended in 2017. It is noted that an initial attempt to area redevelopment took place in the 1970s, but the urban planning project led by architect Xavier Arsène-Henry failed.

Gynko è un nuovo quartiere green alla periferia nord di Bordeaux, in Francia. Prende il nome dall’albero gynko biloba di cui vuole rappresentare le caratteristiche di resistenza e durevolezza. L’area scelta si sviluppa su 23 ettari ed è particolarmente suggestiva perché si trova in prossimità del lago artificiale di 160 ettari costruito nel 1969 su una grande palude alluvionale di proprietà della Comunità urbana. Il nuovo agglomerato si colloca sulla sponda destra del lago ed è fortemente caratterizzato da tre canali. Un elemento distintivo di Bordeaux è che da un qualsiasi punto della città la vista del paesaggio e del cielo non è ostacolata dalla volumetria degli edifici; il nuovo progetto urbano preserva questa specificità salvaguardando il tradizionale skyline. Il progetto si è avvalso dello ZAC (Zone d'aménagement concerté) che è uno strumento per le politiche di sviluppo urbano. La Comunità urbana di Bordeaux ha elaborato il quadro generale di coerenza e definito le condizioni di realizzazione affidando lo sviluppo ad una società privata, la Bouyghes Immobilier, che ha proposto il progetto urbano e curato la fattibilità economica. Un ruolo importante è stato svolto anche da Aquitanis e Mesolia Habitat che si sono occupate della costruzione e dell’assegnazione delle case a persone con disabilità e degli affitti sociali. Il coordinamento delle opere è stato curato dallo Studio di architettura Brochet Lajus Pueyo (architetti); da Agence Devillers & associés (architetti - urbanisti);e da Agence Signes Ouest (paesaggisti). Hanno preso parte al progetto più di 20 agenzie di architettura locali, nazionali e internazionali. Il progetto ha avuto inizio nel 2006 e si è concluso nel 2017. Si fa notare che un primo tentativo di riqualificazione dell’area si è avuto negli anni ’70 ma il progetto urbanistico guidato dall’architetto Xavier Arsène-Henry non riuscì a coinvolgere Gynko e si limitò a realizzare solo il moderno quartiere sociale Les Aubiers che confina con l’area riguardante il progetto.