L'intervento ha l’obiettivo di riflettere sull’intimo legame tra riscrittura, contronarrazione e rapporti di potere, esaminando quanto accade nel romanzo Il disprezzo di Alberto Moravia (1954). In un primo momento, verrà analizzato l’intento di proporre, attraverso il dispositivo romanzesco, una discussione sulle possibilità di riscrittura dell’Odissea nella forma di una rielaborazione cinematografica. Sarà questo il punto di partenza per riflettere su uno dei temi portanti del romanzo, ossia il cinema (e di traverso la letteratura) inteso come mondo dominato da una forma di controllo, ambiguo e indecifrabile, che presiede alla buona riuscita di ogni espressione artistica e che coincide con il potere delle esigenze di mercato. Verranno, successivamente, evidenziate le conseguenze svilenti che tale potere amorfo esercita sul protagonista Riccardo Molteni, così come la presenza del tema odissiaco che dà luogo a una contronarrazione che genera una nuova interpretazione del mito, tanto da fare del romanzo «un manifesto programmatico sulla necessità di sovvertire i miti» (De Martino, 2012).
Potere e sceneggiatura: il mito come contronarrazione ne Il disprezzo di Alberto Moravia / Spano', Vincenzo. - (2021). (Intervento presentato al convegno Convegno MOD "Contronarrazioni. Il racconto del potere nella modernità letteraria" tenutosi a Università di Roma "La Sapienza"/Università Roma Tre).
Potere e sceneggiatura: il mito come contronarrazione ne Il disprezzo di Alberto Moravia
VINCENZO SPANO'
2021
Abstract
L'intervento ha l’obiettivo di riflettere sull’intimo legame tra riscrittura, contronarrazione e rapporti di potere, esaminando quanto accade nel romanzo Il disprezzo di Alberto Moravia (1954). In un primo momento, verrà analizzato l’intento di proporre, attraverso il dispositivo romanzesco, una discussione sulle possibilità di riscrittura dell’Odissea nella forma di una rielaborazione cinematografica. Sarà questo il punto di partenza per riflettere su uno dei temi portanti del romanzo, ossia il cinema (e di traverso la letteratura) inteso come mondo dominato da una forma di controllo, ambiguo e indecifrabile, che presiede alla buona riuscita di ogni espressione artistica e che coincide con il potere delle esigenze di mercato. Verranno, successivamente, evidenziate le conseguenze svilenti che tale potere amorfo esercita sul protagonista Riccardo Molteni, così come la presenza del tema odissiaco che dà luogo a una contronarrazione che genera una nuova interpretazione del mito, tanto da fare del romanzo «un manifesto programmatico sulla necessità di sovvertire i miti» (De Martino, 2012).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.