La ricerca pone in relazione le pratiche tecnologiche con il genere come pratica sociale pervasiva della nostra società e che genera a sua volta maggiori disuguaglianze tra paesi cosiddetti sviluppati ed in via di sviluppo quando diventa digital divide. A partire dunque dalla ‘technology question’, che considera il genere in una prospettiva costruzionista, viene affrontato il tema delle asimmetrie di genere in diversi contesti ad alta intensità di tecnologia (società di informatica e laboratori di ricerca) attraverso la lente interpretativa della gestione degli imprevisti. Le riflessioni che provengono da contesti situati sono lette nelle loro interrelazioni con la società più ampia – nei processi di socializzazione, nonché nelle pratiche discorsive - e nella materialità delle tecnologie stesse che portano inscritto un copione di genere. Da questo esempio di ricerca possiamo vedere come tra la bambina ed il bambino che giocano al computer, gli adulti che nel lavoro riproducono stereotipi di genere, le pratiche discorsive in forma di profezie che si auto-avverano, l’industria dell’informatica, le divisione sessuale del lavoro e la globalizzazione dell’economia non vi siano discontinuità e rotture, bensì una rete di relazioni che connette processi, persone, materiali, valori ed istituzioni in un continuo.
Che genere di tecnologie? / Ajello, Anna Maria; Belardi, Cristina. - STAMPA. - (2008), pp. 77-108.
Che genere di tecnologie?
AJELLO, Anna Maria;BELARDI, CRISTINA
2008
Abstract
La ricerca pone in relazione le pratiche tecnologiche con il genere come pratica sociale pervasiva della nostra società e che genera a sua volta maggiori disuguaglianze tra paesi cosiddetti sviluppati ed in via di sviluppo quando diventa digital divide. A partire dunque dalla ‘technology question’, che considera il genere in una prospettiva costruzionista, viene affrontato il tema delle asimmetrie di genere in diversi contesti ad alta intensità di tecnologia (società di informatica e laboratori di ricerca) attraverso la lente interpretativa della gestione degli imprevisti. Le riflessioni che provengono da contesti situati sono lette nelle loro interrelazioni con la società più ampia – nei processi di socializzazione, nonché nelle pratiche discorsive - e nella materialità delle tecnologie stesse che portano inscritto un copione di genere. Da questo esempio di ricerca possiamo vedere come tra la bambina ed il bambino che giocano al computer, gli adulti che nel lavoro riproducono stereotipi di genere, le pratiche discorsive in forma di profezie che si auto-avverano, l’industria dell’informatica, le divisione sessuale del lavoro e la globalizzazione dell’economia non vi siano discontinuità e rotture, bensì una rete di relazioni che connette processi, persone, materiali, valori ed istituzioni in un continuo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.