Sostenibilità, la rivoluzione "giovane"

L’attuale esperienza pandemica ha reso evidente non soltanto che le dimensioni di spazio, tempo e relazioni in cui viviamo sono state significativamente ridefinite dalla globalizzazione, ma anche che è ormai irreversibile il processo di transizione verso un nuovo modello di sviluppo della vita sul Pianeta che è quello sostenibile. Pena la possibile estinzione della stessa specie umana. Se di globalizzazione si parlava già da alcuni decenni , di sostenibilità si è studiato e dibattuto anche da prima , ma solo da poco questo modello così rivoluzionario si è imposto all’attenzione della più ampia opinione pubblica, oltre che a scienziati e a decision makers, costituendo, oggi, una rivoluzione “giovane”. Questo attributo è da intendersi, però, attribuendogli un triplice significato. Infatti, ad affermarsi come un vero e proprio modello rivoluzionario di sviluppo la sostenibilità ha iniziato solo negli ultimissimi anni, trovando la sua massima rappresentazione quale modello di riferimento per l’Agenda 2030, proposta dalle Nazioni Unite nel 2015 proprio per tracciare il percorso di realizzazione dello sviluppo nel futuro prossimo. Si tratta, pertanto, in primo luogo, di una rivoluzione recente, che è ora nella sua fase di progressiva, anche se non scontata, affermazione.