La gestione del sistema mediatico in Tunisia era saldamente nelle mani del regime retto dal Presidente Zine al-Abidine Ben Ali (1987-2011), che esercitava un dominio incontrastato attraverso il controllo del mercato pubblicitario e della stessa vita dei giornalisti. Nonostante le giornaliste tunisine beneficiassero di una certa mobilità verticale rispetto alle colleghe marocchine e algerine, si registrava negli anni del regime una realtà ancora segnata da gerarchie di potere tra le donne e gli uomini caratterizzata da una cultura misogina e sessista. Con la rivolta del gennaio 2011, la Tunisia ha intrapreso un complesso processo di nation building tuttora in corso. Nel campo della comunicazione mediatica e in particolare del giornalismo televisivo, si è assistito a una dirompente crescita della presenza di donne, ciò nonostante emergono ancora alcune contraddizioni e ambiguità. Persistono, infatti, discriminazioni e difficoltà per le donne nell’accesso ad alcuni incarichi nell’ambito giornalistico che rivelano alcuni elementi di continuità con il regime precedente. Il saggio si propone quindi l’analisi e l’approfondimento della questione media-genere tentando di fornire delle risposte ad alcuni quesiti analizzando in termini comparativi le trasformazioni nell’ambito del giornalismo televisivo dal periodo del regime di Ben Ali a oggi.
Le giornaliste televisive in Tunisia: la trasformazione di uno scenario / Elhoussi, L. - (2014), pp. 86-98.
Le giornaliste televisive in Tunisia: la trasformazione di uno scenario
ELHOUSSI L
2014
Abstract
La gestione del sistema mediatico in Tunisia era saldamente nelle mani del regime retto dal Presidente Zine al-Abidine Ben Ali (1987-2011), che esercitava un dominio incontrastato attraverso il controllo del mercato pubblicitario e della stessa vita dei giornalisti. Nonostante le giornaliste tunisine beneficiassero di una certa mobilità verticale rispetto alle colleghe marocchine e algerine, si registrava negli anni del regime una realtà ancora segnata da gerarchie di potere tra le donne e gli uomini caratterizzata da una cultura misogina e sessista. Con la rivolta del gennaio 2011, la Tunisia ha intrapreso un complesso processo di nation building tuttora in corso. Nel campo della comunicazione mediatica e in particolare del giornalismo televisivo, si è assistito a una dirompente crescita della presenza di donne, ciò nonostante emergono ancora alcune contraddizioni e ambiguità. Persistono, infatti, discriminazioni e difficoltà per le donne nell’accesso ad alcuni incarichi nell’ambito giornalistico che rivelano alcuni elementi di continuità con il regime precedente. Il saggio si propone quindi l’analisi e l’approfondimento della questione media-genere tentando di fornire delle risposte ad alcuni quesiti analizzando in termini comparativi le trasformazioni nell’ambito del giornalismo televisivo dal periodo del regime di Ben Ali a oggi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.