Come rendere comprensibile il ruolo ed il valore che il progetto degli spazi interni ha per la vita di ciascuno? Ci è sembrato che un tema efficace potesse essere quello che chiama gli studenti a ri-pensare gli interni della propria facoltà; spazi in cui hanno vissuto per anni valutandone, nel bene e nel male, le caratteristiche fisico-spaziali e le ricadute che queste hanno avuto nella loro quotidianità. Il progetto Rethink Architecture sviluppa una riflessione sugli spazi odierni della Facoltà di Valle Giulia ipotizzandone un rinnovamento a partire dal sistema degli spazi distributivi. Tramite la progettazione di nuovi ballatoi e collegamenti ad ogni piano viene ricostituita una ditribuzione ad anello (e non più ad L) che gira intono alla biblioteca e alla corte. L’intervento mira a stabilire una nuova gerarchia tra i nuclei costituenti il complesso edilizio, cui viene aggiunto un nuovo volume con il ruolo di cerniera spaziale, una sorta di piazza interna della facoltà. la vecchia corte infatti viene vetrata in copertura e facciata con una grande struttura in acciaio sorretta da tre pilastri-albero in acciaio: elementi figurativi che giocano sull’ambiguità tra interno-abitato e esterno-giardino, natura e tecnologia. Questa grande stanza vetrata è animata da ballatoi sospesi che collegano i corpi di fabbrica esistenti e la copertura è attrezzata in maniera tale da difendere il grande spazio dall’irraggiamento solare. Altro tema fondamentale di progetto è stato lo studio di nuovi spazi per lo studio e per il miglioramento del rapporto tra didattica e ricerca. E’ stato incrementato il numero delle aule ricostruendo i volumi che circondano l’aula magna e ogni spazio della didattica è stato attrezzato in modo da garantire isolamento acustico, luminosità, versatilità degli spazi e dotazione tecnologica. E’ stata adoperata una differenziazione tra aule per le lezioni e aule per lo studio individuale. La biblioteca è stata ampliata e rifunzionalizzata, garantendo un percorso interno più efficiente e rendendola un‘area sudio adatta a permanenze più lunghe e non solo a rapide consultazioni. L’aula magna al suo interno è rimasta invariata ma all’esterno è stata dotata di un rivestimento fotovoltaico che contribuisce all’alimentazione dell’edificio.

Rethink Architecture. Riqualificazione di Valle Giulia, sede della facoltà di Architettura della Sapienza / Leogrande, Davide; Peroni, Aurora; Maiorani, Mario. - (2018).

Rethink Architecture. Riqualificazione di Valle Giulia, sede della facoltà di Architettura della Sapienza

Davide Leogrande;
2018

Abstract

Come rendere comprensibile il ruolo ed il valore che il progetto degli spazi interni ha per la vita di ciascuno? Ci è sembrato che un tema efficace potesse essere quello che chiama gli studenti a ri-pensare gli interni della propria facoltà; spazi in cui hanno vissuto per anni valutandone, nel bene e nel male, le caratteristiche fisico-spaziali e le ricadute che queste hanno avuto nella loro quotidianità. Il progetto Rethink Architecture sviluppa una riflessione sugli spazi odierni della Facoltà di Valle Giulia ipotizzandone un rinnovamento a partire dal sistema degli spazi distributivi. Tramite la progettazione di nuovi ballatoi e collegamenti ad ogni piano viene ricostituita una ditribuzione ad anello (e non più ad L) che gira intono alla biblioteca e alla corte. L’intervento mira a stabilire una nuova gerarchia tra i nuclei costituenti il complesso edilizio, cui viene aggiunto un nuovo volume con il ruolo di cerniera spaziale, una sorta di piazza interna della facoltà. la vecchia corte infatti viene vetrata in copertura e facciata con una grande struttura in acciaio sorretta da tre pilastri-albero in acciaio: elementi figurativi che giocano sull’ambiguità tra interno-abitato e esterno-giardino, natura e tecnologia. Questa grande stanza vetrata è animata da ballatoi sospesi che collegano i corpi di fabbrica esistenti e la copertura è attrezzata in maniera tale da difendere il grande spazio dall’irraggiamento solare. Altro tema fondamentale di progetto è stato lo studio di nuovi spazi per lo studio e per il miglioramento del rapporto tra didattica e ricerca. E’ stato incrementato il numero delle aule ricostruendo i volumi che circondano l’aula magna e ogni spazio della didattica è stato attrezzato in modo da garantire isolamento acustico, luminosità, versatilità degli spazi e dotazione tecnologica. E’ stata adoperata una differenziazione tra aule per le lezioni e aule per lo studio individuale. La biblioteca è stata ampliata e rifunzionalizzata, garantendo un percorso interno più efficiente e rendendola un‘area sudio adatta a permanenze più lunghe e non solo a rapide consultazioni. L’aula magna al suo interno è rimasta invariata ma all’esterno è stata dotata di un rivestimento fotovoltaico che contribuisce all’alimentazione dell’edificio.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1610724
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