Biblioteche "per tutti", davvero?

Il contributo analizza i risultati di due indagini che hanno fornito nuovi elementi di conoscenza sul funzionamento delle biblioteche pubbliche. Il censimento condotto dall’Istat evidenzia forti differenze nelle diverse regioni italiane, sia per la distribuzione delle strutture sul territorio, sia per la loro attrattività e capacità di erogare servizi. Colpisce poi che più di un terzo delle biblioteche sia affidato unicamente a volontari non retribuiti. Non sorprende, quindi, che i dati sull’uso, come quelli relativi ai prestiti erogati, riflettano questa situazione. Un’indagine condotta dalla Fondazione Bellonci e dalla FUIS (Federazione unitaria italiana scrittori) ha analizzato in dettaglio i servizi di prestito, evidenziando una sostanziale coerenza con l’andamento del mercato editoriale; i dati sul digital lending nel corso del 2020 mostrano un acuirsi delle distanze tra situazioni avanzate e situazioni arretrate, e un avvicinamento dell’offerta di e-book rispetto alle proposte dei circuiti commerciali, riducendo quindi ulteriormente la presunta bibliodiversità dei servizi bibliotecari.