Nel corso del XX secolo la Russia è stata al centro di due catastrofi geopolitiche: le rivoluzione del 1917, che ha causato la caduta dell’impero autocratico; la perestrojka che, nel 1991, è stata all’origine della disintegrazione dell’URSS, considerata da Putin la «più grande catastrofe geopolitica del XX secolo». Nel XXI secolo, la Russia si configura come Stato-civiltà, quale rinascita di una civiltà statale forgiata dalla cultura politica russa nel corso della sua storia. È necessario, perciò, intraprendere un cammino à rebours per ricostruire la storia dello Stato-civiltà in Russia che, essendo soggetta a metamorfosi, trasfigurazioni e pseudomorfosi, ha oscillato tra la dimensione imperiale e la catastrofe geopolitica. Nel XVI secolo, l’autocrazia è scaturita dalla sintesi tra la tradizione bizantina e il retaggio mongolo: l’autocrate era nel contempo basileus e khan . Nel XVIII secolo, il periodo pietroburghese della storia russa è stato inaugurato dalle riforme di Pietro il Grande, quale trasfigurazione dell’impero in Stato regolare. Dalla cruenta trasfigurazione rivoluzionaria del 1917 è scaturita una metamorfosi geopolitica e una pseudomorfosi ideologica: l’ ideocrazia sovietica, quale monocrazia del proletariato. L’URSS era uno Stato sui generis sorto per la propria scomparsa. Dopo il «bolscevismo di mercato» di Elc’in, il «lungo Stato di Putin» si indentifica con la democrazia sovrana, quale idea russa del XXI secolo, e aspira ad avere una «lunga e gloriosa storia».

Le metamorfosi dello stato-civiltà in Russia tra tradizione e rivoluzione. Impero russo, Unione Sovietica, Federazione Russa / Valle, Roberto. - (2021). [10.4458/3853]

Le metamorfosi dello stato-civiltà in Russia tra tradizione e rivoluzione. Impero russo, Unione Sovietica, Federazione Russa

ROBERTO VALLE
Primo
2021

Abstract

Nel corso del XX secolo la Russia è stata al centro di due catastrofi geopolitiche: le rivoluzione del 1917, che ha causato la caduta dell’impero autocratico; la perestrojka che, nel 1991, è stata all’origine della disintegrazione dell’URSS, considerata da Putin la «più grande catastrofe geopolitica del XX secolo». Nel XXI secolo, la Russia si configura come Stato-civiltà, quale rinascita di una civiltà statale forgiata dalla cultura politica russa nel corso della sua storia. È necessario, perciò, intraprendere un cammino à rebours per ricostruire la storia dello Stato-civiltà in Russia che, essendo soggetta a metamorfosi, trasfigurazioni e pseudomorfosi, ha oscillato tra la dimensione imperiale e la catastrofe geopolitica. Nel XVI secolo, l’autocrazia è scaturita dalla sintesi tra la tradizione bizantina e il retaggio mongolo: l’autocrate era nel contempo basileus e khan . Nel XVIII secolo, il periodo pietroburghese della storia russa è stato inaugurato dalle riforme di Pietro il Grande, quale trasfigurazione dell’impero in Stato regolare. Dalla cruenta trasfigurazione rivoluzionaria del 1917 è scaturita una metamorfosi geopolitica e una pseudomorfosi ideologica: l’ ideocrazia sovietica, quale monocrazia del proletariato. L’URSS era uno Stato sui generis sorto per la propria scomparsa. Dopo il «bolscevismo di mercato» di Elc’in, il «lungo Stato di Putin» si indentifica con la democrazia sovrana, quale idea russa del XXI secolo, e aspira ad avere una «lunga e gloriosa storia».
2021
9788833653853
russia; stato; civiltà; impero; URSS; 1917; 1991
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Le metamorfosi dello stato-civiltà in Russia tra tradizione e rivoluzione. Impero russo, Unione Sovietica, Federazione Russa / Valle, Roberto. - (2021). [10.4458/3853]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1610632
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