Nel nostro Stato la maggior parte dei musei hanno sede in note preesistenze musealizzate. In questi casi l’edificio non si limita ad essere contenitore di oggetti da preservare e mostrare, è esso stesso opera da ammirare. In particolare, Roma, con i suoi 121 siti, è al primo posto nella classifica dei comuni italiani: quasi la totalità dei suoi musei ha sede in edifici storici. Ma qual è la condizione attuale dei musei Romani oggi? Osservando i dati Istat, si nota che gli altri stati investono più soldi sui siti museali e l’indice di gradimento di questi è maggiore. Nella Capitale, alla qualità delle opere corrisponde sempre una qualità degli spazi? E gli allestimenti riescono a comunicare con tipologie di fruitori ormai sempre più diversificate? Considerato che il museo non è più solo luogo di conservazione, ma anche di narrazione, occorre analizzare vecchi e nuovi mezzi di comunicazione. La rivoluzione informatica ha portato prodotti utili a amplificare l’esperienza del visitatore. La realtà multimediale, immateriale, capace di accattivare, non sempre di dialoga in modo corretto con gli oggetti esposti o con le preesistenze. Questi fattori, così come i rischi dell’obsolescenza programmata degli strumenti, non sempre rientrano nella progettazione controllata dell’allestimento. Obiettivo finale della ricerca è prefigurare la strada da percorrere per coordinare il rinnovo degli allestimenti Romani, volti a soddisfare i requisiti aggiornati del codice dell’ICOM e a integrare vecchie e nuove concezioni.
I musei romani domani. Vecchie e nuove concezioni per edifici storici musealizzati / Leogrande, Davide. - (2021), pp. 172-174.
I musei romani domani. Vecchie e nuove concezioni per edifici storici musealizzati
Leogrande Davide
2021
Abstract
Nel nostro Stato la maggior parte dei musei hanno sede in note preesistenze musealizzate. In questi casi l’edificio non si limita ad essere contenitore di oggetti da preservare e mostrare, è esso stesso opera da ammirare. In particolare, Roma, con i suoi 121 siti, è al primo posto nella classifica dei comuni italiani: quasi la totalità dei suoi musei ha sede in edifici storici. Ma qual è la condizione attuale dei musei Romani oggi? Osservando i dati Istat, si nota che gli altri stati investono più soldi sui siti museali e l’indice di gradimento di questi è maggiore. Nella Capitale, alla qualità delle opere corrisponde sempre una qualità degli spazi? E gli allestimenti riescono a comunicare con tipologie di fruitori ormai sempre più diversificate? Considerato che il museo non è più solo luogo di conservazione, ma anche di narrazione, occorre analizzare vecchi e nuovi mezzi di comunicazione. La rivoluzione informatica ha portato prodotti utili a amplificare l’esperienza del visitatore. La realtà multimediale, immateriale, capace di accattivare, non sempre di dialoga in modo corretto con gli oggetti esposti o con le preesistenze. Questi fattori, così come i rischi dell’obsolescenza programmata degli strumenti, non sempre rientrano nella progettazione controllata dell’allestimento. Obiettivo finale della ricerca è prefigurare la strada da percorrere per coordinare il rinnovo degli allestimenti Romani, volti a soddisfare i requisiti aggiornati del codice dell’ICOM e a integrare vecchie e nuove concezioni.File | Dimensione | Formato | |
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