"Prima della scienza (prima che qualsiasi processo conoscitivo in senso sistematico e metodico sia stato avviato) esiste da parte di un soggetto (e sia, e quanto si voglia pesantemente, ancora implicato nella condizione animale) una decisione di raggiungere il dominio cosciente, concettuale e manuale della realtà" così in sostanza ci ricorda Decio Gioseffi il pensiero operazionista di Dingler. Una volta conquistato questo obiettivo nasce la volontà di raggiungere la non-realtà, intesa come qualcosa che oggi non è presente ma che è prossima a venire, l'idea progettuale dunque, che si traduce con l'intervento dell'uomo sul mondo che lo circonda modificandolo a proprio piacere e vantaggio. L'esplicitazione di questo programma, la manifestazione dell'idea di progetto o interpretativa può avvenire tramite il disegno. Il disegno pertanto diviene il modello della realtà con cui il soggetto schematizza il complesso degli eventi che lo circondano e come tale diviene strumento a disposizione del processo mentale per tracciare su un supporto bidimensionale un insieme di caratteristiche che vengono criticamente scelte e selezionate. Acquisito il fatto che gli oggetti del mondo sensibile attraverso la percezione vengono ridotti alle loro superfici osservabili, diventa conseguenza necessaria che vengano regolate da leggi di carattere proiettivo: dopo che la realtà è stata "vista" è inevitabile che sia "proiettata", e se il pensiero segue le leggi della visione è anch'esso proiettabile. La geometria diventa allora lo strumento essenziale per la conoscenza, e al rapporto che è possibile stabilire tra la realtà e le sue forme di rappresentazione è affidato ogni programma di esplorazione scientifica del mondo.
I fondamenti geometrici / Fasolo, Marco. - STAMPA. - (1994), pp. 61-77.
I fondamenti geometrici
FASOLO, Marco
1994
Abstract
"Prima della scienza (prima che qualsiasi processo conoscitivo in senso sistematico e metodico sia stato avviato) esiste da parte di un soggetto (e sia, e quanto si voglia pesantemente, ancora implicato nella condizione animale) una decisione di raggiungere il dominio cosciente, concettuale e manuale della realtà" così in sostanza ci ricorda Decio Gioseffi il pensiero operazionista di Dingler. Una volta conquistato questo obiettivo nasce la volontà di raggiungere la non-realtà, intesa come qualcosa che oggi non è presente ma che è prossima a venire, l'idea progettuale dunque, che si traduce con l'intervento dell'uomo sul mondo che lo circonda modificandolo a proprio piacere e vantaggio. L'esplicitazione di questo programma, la manifestazione dell'idea di progetto o interpretativa può avvenire tramite il disegno. Il disegno pertanto diviene il modello della realtà con cui il soggetto schematizza il complesso degli eventi che lo circondano e come tale diviene strumento a disposizione del processo mentale per tracciare su un supporto bidimensionale un insieme di caratteristiche che vengono criticamente scelte e selezionate. Acquisito il fatto che gli oggetti del mondo sensibile attraverso la percezione vengono ridotti alle loro superfici osservabili, diventa conseguenza necessaria che vengano regolate da leggi di carattere proiettivo: dopo che la realtà è stata "vista" è inevitabile che sia "proiettata", e se il pensiero segue le leggi della visione è anch'esso proiettabile. La geometria diventa allora lo strumento essenziale per la conoscenza, e al rapporto che è possibile stabilire tra la realtà e le sue forme di rappresentazione è affidato ogni programma di esplorazione scientifica del mondo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.