On the tenth anniversary of Carlo Aymonino’s death, “Infidel’s abbecedario” was born from a doctoral experience and takes part in the cycle of celebrations for the Roman master with a renovated interest in his educational project. At IUAV, Aymonino assigned to the students an exercise of manipulation of the civic centre of Campus in Pesaro, an extraordinary example of un-built, thus an accumulator of original compositional possibilities. In continuity with that experience, the abbecedario draws the building once again, without carrying out a specific analysis of its three solutions but considering them as a single project. The graphs from A to Z are the precipitate of a trans-figurative transgression that takes known and necessary models back into consideration for new, restartable woven. Far from the anatomical vivisection and the radicalisation of the diagram, the abbecedario is only a logical framework: in the making and unmaking of itself, it guides the graph reader through the space of a drawing that reconciles research and invention, sign and construction, professionalism and academia.

Al decennale della scomparsa di Carlo Aymonino, “L’abbecedario dell’infedele” nasce da un’esperienza dottorale e si colloca all’interno del ciclo di celebrazioni per il maestro romano con un rinnovato interesse per il suo progetto didattico. Allo IUAV, Aymonino proponeva agli studenti un esercizio di manipolazioni sul tema del centro civico al Campus di Pesaro, straordinario esempio di non-costruito, dunque accumulatore di inedite possibilità compositive. In continuità con quell’esperienza, l’abbecedario ridisegna ancora una volta l’edificio, senza svolgere delle sue tre soluzioni una riproposizione specifica ma considerandole un unico progetto. I grafomorfemi dalla A alla Z sono il precipitato di una trasgressione trans-figurativa che rimette in gioco modelli noti e necessari in nuove e ricominciabili tessiture. Lontano dalla vivisezione anatomica e dalla radicalizzazione del diagramma, l’abbecedario è una fallace classificazione: nel suo farsi e disfarsi accompagna il grafolettore nello spazio di un disegno che riconcilia ricerca ed invenzione, segno e costruzione, professionalismo e accademia.

Abbecedario dell'infedele. Grafomorfemi dal campus pesarese di Carlo Aymonino / Arcopinto, Luigi; Iossa, ROBERTO VINCENZO. - (2022), pp. 1-132.

Abbecedario dell'infedele. Grafomorfemi dal campus pesarese di Carlo Aymonino

Arcopinto, Luigi
;
Roberto Vincenzo, Iossa
2022

Abstract

On the tenth anniversary of Carlo Aymonino’s death, “Infidel’s abbecedario” was born from a doctoral experience and takes part in the cycle of celebrations for the Roman master with a renovated interest in his educational project. At IUAV, Aymonino assigned to the students an exercise of manipulation of the civic centre of Campus in Pesaro, an extraordinary example of un-built, thus an accumulator of original compositional possibilities. In continuity with that experience, the abbecedario draws the building once again, without carrying out a specific analysis of its three solutions but considering them as a single project. The graphs from A to Z are the precipitate of a trans-figurative transgression that takes known and necessary models back into consideration for new, restartable woven. Far from the anatomical vivisection and the radicalisation of the diagram, the abbecedario is only a logical framework: in the making and unmaking of itself, it guides the graph reader through the space of a drawing that reconciles research and invention, sign and construction, professionalism and academia.
2022
979-12-80178-50-3
Al decennale della scomparsa di Carlo Aymonino, “L’abbecedario dell’infedele” nasce da un’esperienza dottorale e si colloca all’interno del ciclo di celebrazioni per il maestro romano con un rinnovato interesse per il suo progetto didattico. Allo IUAV, Aymonino proponeva agli studenti un esercizio di manipolazioni sul tema del centro civico al Campus di Pesaro, straordinario esempio di non-costruito, dunque accumulatore di inedite possibilità compositive. In continuità con quell’esperienza, l’abbecedario ridisegna ancora una volta l’edificio, senza svolgere delle sue tre soluzioni una riproposizione specifica ma considerandole un unico progetto. I grafomorfemi dalla A alla Z sono il precipitato di una trasgressione trans-figurativa che rimette in gioco modelli noti e necessari in nuove e ricominciabili tessiture. Lontano dalla vivisezione anatomica e dalla radicalizzazione del diagramma, l’abbecedario è una fallace classificazione: nel suo farsi e disfarsi accompagna il grafolettore nello spazio di un disegno che riconcilia ricerca ed invenzione, segno e costruzione, professionalismo e accademia.
Carlo; Aymonino; Pesaro; abbecedario; infedeltà; trasfigurazione; trascrizione; disegno; progetto
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Abbecedario dell'infedele. Grafomorfemi dal campus pesarese di Carlo Aymonino / Arcopinto, Luigi; Iossa, ROBERTO VINCENZO. - (2022), pp. 1-132.
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