L'opera ruota intorno alla fondamentale scoperta dei "disiecta membra" della chiesa altomedievale di S. Maria d'Aurona svoltasi nel 1868, nel clima acceso della Milano post-unitaria. Infatti la costruzione della sede della Cassa di risparmio delle province lombarde comportò un enorme sterro nel cuore della città antica. Lo sterro portò al rinvenimento di un'ingente massa di materiali donati subito alla collettività. Purtroppo le operazioni di sterro non furono quasi documentate e fu solo la scoperta in archivio - circa 80 anni dopo - di alcune antiche planimetrie della zona a far intuire l'entità dell'occasione perduta. Infatti in quel punto passavano anche le mura tardoantiche di Massimiano e il monastero altomedievale aveva fatto propria una delle torri di questa cerchia. E' ristampata l'opera fondamentale di Gaetano Landriani edita con modifiche da Luca Beltrami nel 1902, ma sono trascritti anche gli appunti preparatori sempre del Landriani. La ristampa e l'edizione critica sono preceduti da inquadramenti archeologici e storico-artistici e seguiti da un testo a più mani che riordina l'insieme dei materiali (romani, tardoromani, altomedievali, romanici e post-medievali) oggi in parte dispersi, in parte separati tra le diverse collezioni del Comune di Milano. Il lavoro si conclude con una bibliografia introduttiva all'archeologia medievale a Milano.

Archeologia e Medioevo a Milano. Gaetano Landriani e la scoperta di S. Maria d’Aurona / David, M; Cassanelli, R. - (2000).

Archeologia e Medioevo a Milano. Gaetano Landriani e la scoperta di S. Maria d’Aurona

David M;
2000

Abstract

L'opera ruota intorno alla fondamentale scoperta dei "disiecta membra" della chiesa altomedievale di S. Maria d'Aurona svoltasi nel 1868, nel clima acceso della Milano post-unitaria. Infatti la costruzione della sede della Cassa di risparmio delle province lombarde comportò un enorme sterro nel cuore della città antica. Lo sterro portò al rinvenimento di un'ingente massa di materiali donati subito alla collettività. Purtroppo le operazioni di sterro non furono quasi documentate e fu solo la scoperta in archivio - circa 80 anni dopo - di alcune antiche planimetrie della zona a far intuire l'entità dell'occasione perduta. Infatti in quel punto passavano anche le mura tardoantiche di Massimiano e il monastero altomedievale aveva fatto propria una delle torri di questa cerchia. E' ristampata l'opera fondamentale di Gaetano Landriani edita con modifiche da Luca Beltrami nel 1902, ma sono trascritti anche gli appunti preparatori sempre del Landriani. La ristampa e l'edizione critica sono preceduti da inquadramenti archeologici e storico-artistici e seguiti da un testo a più mani che riordina l'insieme dei materiali (romani, tardoromani, altomedievali, romanici e post-medievali) oggi in parte dispersi, in parte separati tra le diverse collezioni del Comune di Milano. Il lavoro si conclude con una bibliografia introduttiva all'archeologia medievale a Milano.
2000
MILANO; ARCHEOLOGIA; MEDIOEVO
David, M; Cassanelli, R
06 Curatela::06a Curatela
Archeologia e Medioevo a Milano. Gaetano Landriani e la scoperta di S. Maria d’Aurona / David, M; Cassanelli, R. - (2000).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1606601
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