ll contributo si inserisce all'interno del libro "Il Colosseo, la piazza, il museo, la città", libro che espone l'esito di una ricerca condotta dal Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza sotto il coordinamento scientifico del Prof. Orazio Carpenzano e del Prof. Filippo Lambertucci riguardante il masterplan per la ridefinizione e valorizzazzione dell'area archeologica centrale di Roma, ora denominata dal MIBACT Parco Archeologico del Colosseo. Alla luce della costituzione del Parco nel 2016, la ricerca ricompone il profilo culturale e spaziale di un luogo straordinario, tanto popolare quanto poco compreso nella sua controversa e complessa natura. Pur essendo un'icona pop, infatti, il grande monumento e i suoi dintorni restano culturalmente indecifrabili, e soffrono per di più di una prosaica ed inaccettabile carenza di servizi. A tutto questo va aggiunto il rapporto – a dir poco problematico – tra la città, con le sue esigenze quotidiane, e l'Area Archeologica Centrale. Nel volume "Progetti" in cui è contenuto il presente testo, si illustra un progetto di architetture urbane suggerendo le azioni necessarie alla riconfigurazione dell'invaso del Colosseo, alla ridefinizione del suo rapporto con l'area dei Fori e all'attivazione di un sistema museale diffuso che si disponga a corolla intorno al grande monumento. Il contributo di Angela Fiorelli si concentra nella proposta per la sistemazione dell'area dove un tempo sorgeva il Templum Pacis e in particolare descrive il manufatto che l'autrice progetta per la collocazione della Forma Urbis Romae severiana. Il progetto per questa parte di città, non vuole essere il luogo espositivo e di ricerca degli esigui frammenti rimasti dell'antica mappa (individuato in altra sede all'interno del masterplan generale), ma mira piuttosto a ricomporre nel sito del ritrovamento la spazialità architettonica della sala in cui la Forma Urbis un tempo era collocata attraverso il disegno di un'opera assolutamente contemporanea. Tale dispositivo architettonico funge infatti da cerniera tra l'asse dei via dei Fori Imperiali e il piano archeologico: un volume cubico puro, una scatola cava dalle pareti cieche che ricalcano le dimensioni dell'antica stanza, viene sollevata leggermanete da terra per ospitare una grande scala di ordine urbano che dal mondo odierno conduce a quello sotterraneo della Roma Antica.

Una nuova stanza per la Forma Urbis Severiana / Fiorelli, Angela. - (2021), pp. 208-215. - DIAP PRINT.

Una nuova stanza per la Forma Urbis Severiana

Angela Fiorelli
2021

Abstract

ll contributo si inserisce all'interno del libro "Il Colosseo, la piazza, il museo, la città", libro che espone l'esito di una ricerca condotta dal Dipartimento di Architettura e Progetto di Sapienza sotto il coordinamento scientifico del Prof. Orazio Carpenzano e del Prof. Filippo Lambertucci riguardante il masterplan per la ridefinizione e valorizzazzione dell'area archeologica centrale di Roma, ora denominata dal MIBACT Parco Archeologico del Colosseo. Alla luce della costituzione del Parco nel 2016, la ricerca ricompone il profilo culturale e spaziale di un luogo straordinario, tanto popolare quanto poco compreso nella sua controversa e complessa natura. Pur essendo un'icona pop, infatti, il grande monumento e i suoi dintorni restano culturalmente indecifrabili, e soffrono per di più di una prosaica ed inaccettabile carenza di servizi. A tutto questo va aggiunto il rapporto – a dir poco problematico – tra la città, con le sue esigenze quotidiane, e l'Area Archeologica Centrale. Nel volume "Progetti" in cui è contenuto il presente testo, si illustra un progetto di architetture urbane suggerendo le azioni necessarie alla riconfigurazione dell'invaso del Colosseo, alla ridefinizione del suo rapporto con l'area dei Fori e all'attivazione di un sistema museale diffuso che si disponga a corolla intorno al grande monumento. Il contributo di Angela Fiorelli si concentra nella proposta per la sistemazione dell'area dove un tempo sorgeva il Templum Pacis e in particolare descrive il manufatto che l'autrice progetta per la collocazione della Forma Urbis Romae severiana. Il progetto per questa parte di città, non vuole essere il luogo espositivo e di ricerca degli esigui frammenti rimasti dell'antica mappa (individuato in altra sede all'interno del masterplan generale), ma mira piuttosto a ricomporre nel sito del ritrovamento la spazialità architettonica della sala in cui la Forma Urbis un tempo era collocata attraverso il disegno di un'opera assolutamente contemporanea. Tale dispositivo architettonico funge infatti da cerniera tra l'asse dei via dei Fori Imperiali e il piano archeologico: un volume cubico puro, una scatola cava dalle pareti cieche che ricalcano le dimensioni dell'antica stanza, viene sollevata leggermanete da terra per ospitare una grande scala di ordine urbano che dal mondo odierno conduce a quello sotterraneo della Roma Antica.
2021
Il Colosseo, la piazza, il museo e la città
8822906306
Forma Urbis Romae; Colosseo; patrimonio; progetto architettonico e urbano; archeologia
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Una nuova stanza per la Forma Urbis Severiana / Fiorelli, Angela. - (2021), pp. 208-215. - DIAP PRINT.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1605287
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