Da qualche decennio, i due grandi sistemi di protezione dei diritti degli autori, quello europeo-continentale droit d’auteur e quello anglo-americano copyright, che sono sempre stati considerati profondamente diversi, tendono ad avvicinarsi. Per comprendere il fenomeno attuale, l’autore ricostruisce, attraverso lo studio della dottrina e della giurisprudenza, le radici francesi del sistema del droit d’auteur dopo l’invenzione della stampa e l’affermazione del sistema dei privilegi e della censura preventiva, durante gli anni di maggiore espansione della Monarchia francese. Con il tardo diritto comune, viene evidenziato il ruolo centrale ricoperto dagli intellettuali, sulla base dell’influenza inglese, nell’esprimere con vigore la richiesta di un riconoscimento del lavoro frutto del proprio ingegno. L’autore dimostra che solo con la Rivoluzione francese si comincia a ragionare in termini legislativi per la tutela delle opere dell’ingegno e che nel droit intérmediaire sono, infatti, promulgate le prime leggi in materia che sono esaminate nella loro genesi e nel loro contenuto. L’autore dimostra le ragioni per cui tali leggi non sono inserite nella codificazione francese che esclude, anche in via di principio, la tutela dei diritti degli autori. Sulla base di una ricca documentazione edita e inedita conservata negli archivi francesi e relativa ai lavori preparatori della codificazione civile e penale francese, l’autore mette in luce le difficoltà inerenti al processo di codificazione e di elaborazione dottrinale degli istituti afferenti alla proprietà intellettuale. Il ruolo di Napoleone sarà cruciale nello sviluppo della formazione degli istituti e nel riconoscere i diritti di proprietà intellettuale come beni immateriali, ascritti ai diritti proprietari ma non del tutto equiparati ad essi.
Alle radici del droit d'auteur / Moscati, Laura. - STAMPA. - 2(2007), pp. 262-341.
Alle radici del droit d'auteur
MOSCATI, Laura
2007
Abstract
Da qualche decennio, i due grandi sistemi di protezione dei diritti degli autori, quello europeo-continentale droit d’auteur e quello anglo-americano copyright, che sono sempre stati considerati profondamente diversi, tendono ad avvicinarsi. Per comprendere il fenomeno attuale, l’autore ricostruisce, attraverso lo studio della dottrina e della giurisprudenza, le radici francesi del sistema del droit d’auteur dopo l’invenzione della stampa e l’affermazione del sistema dei privilegi e della censura preventiva, durante gli anni di maggiore espansione della Monarchia francese. Con il tardo diritto comune, viene evidenziato il ruolo centrale ricoperto dagli intellettuali, sulla base dell’influenza inglese, nell’esprimere con vigore la richiesta di un riconoscimento del lavoro frutto del proprio ingegno. L’autore dimostra che solo con la Rivoluzione francese si comincia a ragionare in termini legislativi per la tutela delle opere dell’ingegno e che nel droit intérmediaire sono, infatti, promulgate le prime leggi in materia che sono esaminate nella loro genesi e nel loro contenuto. L’autore dimostra le ragioni per cui tali leggi non sono inserite nella codificazione francese che esclude, anche in via di principio, la tutela dei diritti degli autori. Sulla base di una ricca documentazione edita e inedita conservata negli archivi francesi e relativa ai lavori preparatori della codificazione civile e penale francese, l’autore mette in luce le difficoltà inerenti al processo di codificazione e di elaborazione dottrinale degli istituti afferenti alla proprietà intellettuale. Il ruolo di Napoleone sarà cruciale nello sviluppo della formazione degli istituti e nel riconoscere i diritti di proprietà intellettuale come beni immateriali, ascritti ai diritti proprietari ma non del tutto equiparati ad essi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.