È impossibile analizzare il 1917 se non con uno sguardo che catturi l’eterogeneità dell’impatto rivoluzionario e generi una riflessione critica sulle sue rifrazioni a breve e lungo termine. La prospettiva storiografica, in questo volume, muove inevitabilmente dall’ampiezza continentale dell’evento, lampante fin dai primi anni postrivoluzionari, per poi concentrarsi sulla ricezione specifica dei fatti e le ripercussioni oltrefrontiera, tra speranze tradite e stravolgimento di ogni aspetto del quotidiano, spazi urbani e geografici compresi. Chiaro riflesso dei sentimenti e delle disillusioni dell’Ottobre, la letteratura guarda al presente con occhio critico e al futuro con disincanto e rassegnazione, cedendo a derive oniriche e distopiche, mentre l’arte visiva attende e poi celebra come realizzata l’utopia. È un contagio senza fine quello della Rivoluzione, che come un torrente travolge tutto e si scompone in piccoli rivoli che impregnano ogni aspetto della vita quotidiana, moda, arte teatrale e balletto, in un incessante lavoro di scambio culturale, ideologico, letterario, critico e politico che la Russia postrivoluzionaria intrattiene con i suoi interlocutori stranieri, europei fino ai giorni nostri. A cent’anni esatti da quell’Ottobre.
Un radioso avvenire? L’impatto della Rivoluzione d’ottobre sulle scienze umane / Mari, Emilio; Trukhanova, Olga; Valeri, Marta. - (2019).
Un radioso avvenire? L’impatto della Rivoluzione d’ottobre sulle scienze umane
Olga Trukhanova;
2019
Abstract
È impossibile analizzare il 1917 se non con uno sguardo che catturi l’eterogeneità dell’impatto rivoluzionario e generi una riflessione critica sulle sue rifrazioni a breve e lungo termine. La prospettiva storiografica, in questo volume, muove inevitabilmente dall’ampiezza continentale dell’evento, lampante fin dai primi anni postrivoluzionari, per poi concentrarsi sulla ricezione specifica dei fatti e le ripercussioni oltrefrontiera, tra speranze tradite e stravolgimento di ogni aspetto del quotidiano, spazi urbani e geografici compresi. Chiaro riflesso dei sentimenti e delle disillusioni dell’Ottobre, la letteratura guarda al presente con occhio critico e al futuro con disincanto e rassegnazione, cedendo a derive oniriche e distopiche, mentre l’arte visiva attende e poi celebra come realizzata l’utopia. È un contagio senza fine quello della Rivoluzione, che come un torrente travolge tutto e si scompone in piccoli rivoli che impregnano ogni aspetto della vita quotidiana, moda, arte teatrale e balletto, in un incessante lavoro di scambio culturale, ideologico, letterario, critico e politico che la Russia postrivoluzionaria intrattiene con i suoi interlocutori stranieri, europei fino ai giorni nostri. A cent’anni esatti da quell’Ottobre.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.