Pandemia, social media e complotti

Le ultime ricerche sugli effetti dei media, evidenziano la tendenza degli utenti ad aggregarsi intorno ad interessi comuni e a dimostrare empatia nei confronti della comunità virtuale di appartenenza. Questi aspetti rappresentano degli elementi chiave nella comprensione dei fenomeni della disinformazione e polarizzazione online. La crisi pandemica cui tutti noi abbiamo recentemente assistito, ha riproposto questioni filosofiche e sociologiche sul rapporto tra uomo e società, tra uomo ed ambiente esterno, tra uomo e mezzi di comunicazione determinando di fatto un notevole mutamento della nostra quotidianità. Al rischio sanitario dato dalla pandemia, si è aggiunto il pericolo che si diffondano vere e proprie campagne disinformative. Un rischio già identificato nel 2006 dal World Economic Forum, il quale riconosce nella corretta comunicazione uno dei cardini nella gestione delle crisi, definendo con il neologismo “infodemia”, la rapida diffusione di informazioni non accurate, incomplete o false, in grado di amplificare gli effetti di un problema (Global Risks, 2006).