La crisi economico–finanziaria generata dallo scoppio della pandemia da Covid–19 nel marzo del 2020 ha sollevato importanti questioni riguardo la solidità e la resilienza del sistema finanziario internazionale. Inoltre, la recente crisi ha riacceso il dibattito sulla migliore gestione delle crisi sui debiti sovrani e delle crisi di liquidità degli intermediari, e non solo bancari, come per esempio i fondi di investimento e, in particolare, gli hedge fund. Nonostante Basilea III abbia introdotto nuove regole sui rischi di liquidità e di leva e nuovi cuscinetti di capitale bancario a copertura delle perdite in situazioni di stress sia sistematico che idiosincratico, il recente aumento della volatilità del mercato mobiliare, il cambiamento strutturale delle fonti di finanziamento e la contrazione del ricorso ad attività liquide, hanno acuito il problema della gestione del rischio di liquidità, soprattutto per gli intermediari non bancari. Attualmente, i modelli di stress–testing utilizzati dalle banche sono basati essenzialmente su dati estratti da eventi di mercato verificatisi durante la crisi finanziaria globale del 2007–2008. Tuttavia, larga parte delle recenti perturbazioni sul mercato della liquidità non vengono catturate da questi modelli. La crisi economico–finanziaria generata dallo scoppio della pandemia da Covid–19 nel marzo del 2020 ha sollevato importanti questioni riguardo la solidità e la resilienza del sistema finanziario internazionale. Inoltre, la recente crisi ha riacceso il dibattito sulla migliore gestione delle crisi sui debiti sovrani e delle crisi di liquidità degli intermediari, e non solo bancari, come per esempio i fondi di investimento e, in particolare, gli hedge fund. Nonostante Basilea III abbia introdotto nuove regole sui rischi di liquidità e di leva e nuovi cuscinetti di capitale bancario a copertura delle perdite in situazioni di stress sia sistematico che idiosincratico, il recente aumento della volatilità del mercato mobiliare, il cambiamento strutturale delle fonti di finanziamento e la contrazione del ricorso ad attività liquide, hanno acuito il problema della gestione del rischio di liquidità, soprattutto per gli intermediari non bancari.
Prefazione a "La resilienza del sistema finanziario alle crisi di liquidità degli intermediari e al rischio sovrano" / DI CLEMENTE, Annalisa. - (2021), pp. 9-17. - FINANCE & DEVELOPMENT. [10.4399/97888255414891].
Prefazione a "La resilienza del sistema finanziario alle crisi di liquidità degli intermediari e al rischio sovrano"
Di Clemente Annalisa
Primo
Investigation
2021
Abstract
La crisi economico–finanziaria generata dallo scoppio della pandemia da Covid–19 nel marzo del 2020 ha sollevato importanti questioni riguardo la solidità e la resilienza del sistema finanziario internazionale. Inoltre, la recente crisi ha riacceso il dibattito sulla migliore gestione delle crisi sui debiti sovrani e delle crisi di liquidità degli intermediari, e non solo bancari, come per esempio i fondi di investimento e, in particolare, gli hedge fund. Nonostante Basilea III abbia introdotto nuove regole sui rischi di liquidità e di leva e nuovi cuscinetti di capitale bancario a copertura delle perdite in situazioni di stress sia sistematico che idiosincratico, il recente aumento della volatilità del mercato mobiliare, il cambiamento strutturale delle fonti di finanziamento e la contrazione del ricorso ad attività liquide, hanno acuito il problema della gestione del rischio di liquidità, soprattutto per gli intermediari non bancari. Attualmente, i modelli di stress–testing utilizzati dalle banche sono basati essenzialmente su dati estratti da eventi di mercato verificatisi durante la crisi finanziaria globale del 2007–2008. Tuttavia, larga parte delle recenti perturbazioni sul mercato della liquidità non vengono catturate da questi modelli. La crisi economico–finanziaria generata dallo scoppio della pandemia da Covid–19 nel marzo del 2020 ha sollevato importanti questioni riguardo la solidità e la resilienza del sistema finanziario internazionale. Inoltre, la recente crisi ha riacceso il dibattito sulla migliore gestione delle crisi sui debiti sovrani e delle crisi di liquidità degli intermediari, e non solo bancari, come per esempio i fondi di investimento e, in particolare, gli hedge fund. Nonostante Basilea III abbia introdotto nuove regole sui rischi di liquidità e di leva e nuovi cuscinetti di capitale bancario a copertura delle perdite in situazioni di stress sia sistematico che idiosincratico, il recente aumento della volatilità del mercato mobiliare, il cambiamento strutturale delle fonti di finanziamento e la contrazione del ricorso ad attività liquide, hanno acuito il problema della gestione del rischio di liquidità, soprattutto per gli intermediari non bancari.File | Dimensione | Formato | |
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