Le complicanze infettive rappresentano, ancora oggi, i principali ostacoli per il trattamento dei pazienti con cancro, in particolare per quelli affetti da malattie oncoematologiche. Le infezioni fungine invasive (IFI), prevalentemente le aspergillosi e le candidiasi, sono frequenti e associate a un’elevata mortalità nei pazienti con neoplasie ematologiche, come quelli affetti da leucemie o sottoposti a trapianto di cellule staminali. È rilevante ricordare che i più recenti studi eseguiti in pazienti oncoematologici mostrano che il tasso di mortalità tra i pazienti con candidemia o altre forme di candidiasi invasiva (CI) è ancora oggi di circa il 40%, nonostante la terapia antifungina somministrata [1, 2]. Negli ultimi vent’anni gli studi epidemiologici hanno documentato un sostanziale cambiamento tra le cause di IFI nei pazienti oncoematologici. Si ritiene che ciò sia avvenuto in relazione all’uso di nuovi farmaci antitumorali, alle più recenti procedure trapiantologiche utilizzate, alla diagnosi di IFI più precocemente effettuata rispetto ad anni orsono e alla disponibilità di nuovi farmaci antifungini somministrati ai pazienti [1, 2]. Per quanto concerne le infezioni da Candida spp è importante sottolineare che almeno 15 distinte specie causano malattie nell’essere umano, ma più del 90% delle infezioni è dovuto a 5 specie: Candida albicans, Candida glabrata, Candida tropicalis, Candida parapsilosis e Candida krusei. Ognuna di queste 5 specie possiede aspetti peculiari per quanto concerne l’epidemiologia, la virulenza e la sensibilità ai farmaci antifungini.

Candidiasi invasiva e candidemia nel paziente oncoematologico Attuali applicazioni terapeutiche delle echinocandine / Gentile, G. - (2017), pp. 1-38.

Candidiasi invasiva e candidemia nel paziente oncoematologico Attuali applicazioni terapeutiche delle echinocandine

Gentile G
2017

Abstract

Le complicanze infettive rappresentano, ancora oggi, i principali ostacoli per il trattamento dei pazienti con cancro, in particolare per quelli affetti da malattie oncoematologiche. Le infezioni fungine invasive (IFI), prevalentemente le aspergillosi e le candidiasi, sono frequenti e associate a un’elevata mortalità nei pazienti con neoplasie ematologiche, come quelli affetti da leucemie o sottoposti a trapianto di cellule staminali. È rilevante ricordare che i più recenti studi eseguiti in pazienti oncoematologici mostrano che il tasso di mortalità tra i pazienti con candidemia o altre forme di candidiasi invasiva (CI) è ancora oggi di circa il 40%, nonostante la terapia antifungina somministrata [1, 2]. Negli ultimi vent’anni gli studi epidemiologici hanno documentato un sostanziale cambiamento tra le cause di IFI nei pazienti oncoematologici. Si ritiene che ciò sia avvenuto in relazione all’uso di nuovi farmaci antitumorali, alle più recenti procedure trapiantologiche utilizzate, alla diagnosi di IFI più precocemente effettuata rispetto ad anni orsono e alla disponibilità di nuovi farmaci antifungini somministrati ai pazienti [1, 2]. Per quanto concerne le infezioni da Candida spp è importante sottolineare che almeno 15 distinte specie causano malattie nell’essere umano, ma più del 90% delle infezioni è dovuto a 5 specie: Candida albicans, Candida glabrata, Candida tropicalis, Candida parapsilosis e Candida krusei. Ognuna di queste 5 specie possiede aspetti peculiari per quanto concerne l’epidemiologia, la virulenza e la sensibilità ai farmaci antifungini.
2017
Infezioni fungine invasive; pazienti immunodepressi, Candidiasi invasive;echinocandine;pazienti oncoematologici
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Candidiasi invasiva e candidemia nel paziente oncoematologico Attuali applicazioni terapeutiche delle echinocandine / Gentile, G. - (2017), pp. 1-38.
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