Il progetto di restauro, basato principalmente sull’approfondita conoscenza storica e sulla lettura critica del testo architettonico, oltre a prendere in considerazione aspetti specialistici - quali problemi costruttivi, materici e strutturali - può anche richiedere la predisposizione di soluzioni “innovative” all’interno di contesti storici, pur sempre nel rispetto dei loro riconosciuti “valori”. delle recenti esperienze condotte nell’ambito del Laboratorio di restauro, delle Facoltà di Architettura e Ingegneria della “Sapienza”, hanno permesso di approfondire la conoscenza di alcune aree archeologiche. Nella successiva fase d’impostazione progettuale, sono stati individuati principi e strategie operative “compatibili” con un contesto particolarmente delicato come quello archeologico, nel rispetto delle criticità stratigrafiche; ciò ha permesso di calibrare i possibili interventi, cosidetti “innovativi”, tesi al miglioramento dell’accessibilità dei siti e della relativa fruibilità (esigenze di controllo, smistamento, selezione degli accessi, aree di parcheggio per servizi privati e pubblici). Particolare interesse hanno suscitato anche le problematiche riferite alle strutture di protezione per la conservazione delle opere archeologiche (attraverso l’uso di nuovi materiali e di tecnologie sperimentali) e dei relativi impianti (raccolta e smaltimento delle acque, controllo climatico, illuminazione).
Le aree archeologiche tra restauro e valorizzazione. Alcune esperienze didattiche / Turco, Maria Grazia. - STAMPA. - 5(2010), pp. 333-348. [10.4399/978885483609924].
Le aree archeologiche tra restauro e valorizzazione. Alcune esperienze didattiche
TURCO, Maria Grazia
2010
Abstract
Il progetto di restauro, basato principalmente sull’approfondita conoscenza storica e sulla lettura critica del testo architettonico, oltre a prendere in considerazione aspetti specialistici - quali problemi costruttivi, materici e strutturali - può anche richiedere la predisposizione di soluzioni “innovative” all’interno di contesti storici, pur sempre nel rispetto dei loro riconosciuti “valori”. delle recenti esperienze condotte nell’ambito del Laboratorio di restauro, delle Facoltà di Architettura e Ingegneria della “Sapienza”, hanno permesso di approfondire la conoscenza di alcune aree archeologiche. Nella successiva fase d’impostazione progettuale, sono stati individuati principi e strategie operative “compatibili” con un contesto particolarmente delicato come quello archeologico, nel rispetto delle criticità stratigrafiche; ciò ha permesso di calibrare i possibili interventi, cosidetti “innovativi”, tesi al miglioramento dell’accessibilità dei siti e della relativa fruibilità (esigenze di controllo, smistamento, selezione degli accessi, aree di parcheggio per servizi privati e pubblici). Particolare interesse hanno suscitato anche le problematiche riferite alle strutture di protezione per la conservazione delle opere archeologiche (attraverso l’uso di nuovi materiali e di tecnologie sperimentali) e dei relativi impianti (raccolta e smaltimento delle acque, controllo climatico, illuminazione).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


