Disegnare le forme del vuoto. Il concorso per l’ampliamento della Camera dei deputati a Roma

Come è noto, il bando-concorso per l'ampliamento degli uffici della Camera dei deputati del 1967, si concluse con 18 ex aequo dispensati dalla giuria, lasciando un problema aperto tanto sulla vicenda del Palazzo del Parlamento, quanto sul dibattito dell'architettura italiana dell'epoca e degli anni a venire. Ed è di questo problema aperto che questo libro si occupa, con una prima parte che racchiude i risultati della ricerca svolta da Angela Fiorelli e Pia Marziano durante il triennio di dottorato (Dottorato di Ricerca in Architettura e Costruzione -Sapienza Università di Roma), cui fa seguito una seconda parte esplorativa che racchiude una selezione di progetti (sempre a cura dell'autrici); tale selezione è tratta dai materiali didattici elaborati nel Laboratorio di Progettazione 2 (Corso di Laurea Magistrale in Architettura (Restauro) di Sapienza), tenuto dalla prof.ssa Manuela Raitano e di cui Fiorelli e Marziano sono state tutor per il biennio accademico 2015/16 e 2016/2017. Nella prima parte il testo vuole ripercorre le vicende di questo brano di città, qui ricostruite grazie a un’attenta frequentazione degli archivi della Camera dei Deputati, per approdare poi ad una lettura critica delle proposte presentate per il concorso dando maggior risalto all’analisi dei valori percettivi di questo vuoto urbano. Uno studio che ha per finalità l'indagine progettuale sullo spazio generato dall'inserimento del nuovo volume nella città, piuttosto che sul manufatto stesso, come è prevalso nella letteratura dedicata. Nella seconda parte invece, questo lavoro si concentra sul tema dei vuoti urbani nella città antica attraverso un sintetico Atlante di progetti possibili per approfondire il tema del Nuovo nell'Antico attraverso il disegno – come recita il titolo di questo volume – delle “forme del vuoto”.