Il lungo ciclo elettorale iniziato nell’autunno 2005 con le primarie dell’Unione ha raggiunto il suo apice il 9-10 aprile 2006 in occasione delle elezioni politiche che si sono rivelate le più combattute dell’intera storia repubblicana, sia nella campagna che nei risultati. Questo ciclo elettorale, caratterizzato da una campagna permanente, si è chiuso con il referendum del giugno 2006 che ha bocciato la riforma costituzionale proposta dal centrodestra. La presente analisi si sofferma su queste tre delicate fasi politiche. L’avvio del ciclo elettorale oggetto della nostra analisi è segnato da un appuntamento senza precedenti nella storia politica italiana: l’indizione e la realizzazione, il 16 ottobre 2005, di elezioni primarie per la scelta del leader della costituenda coalizione del centrosinistra. La seconda parte dell’analisi è dedicata alla nuova legge elettorale a al voto del 2006. Con la legge 270 del dicembre 2005 la maggioranza di centro-destra ha modificato radicalmente il sistema elettorale approvato nel 1993 e che aveva governato le successive elezioni del 1994, 1996 e 2001. La nuova legge, pur rimanendo all’interno del vasto universo dei sistemi elettorali misti ovvero quelli che contengono sia elementi di maggioritario che di proporzionale, ha determinato un radicale mutamento di prospettiva. Il momento cruciale del ciclo elettorale è rappresentato dalle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006 che segnano la fine quasi naturale della legislatura, leggermente anticipata per ragioni di “ingorgo” istituzionale (elezioni del presidente della repubblica). L’ultima tappa del lungo ciclo elettorale iniziato nell’autunno del 2005 è stata quella del referendum del 24 e 25 giugno 2006 sulle modifiche costituzionali introdotte dal centrodestra nella legislatura appena terminata20. Anche in questo caso – come per le primarie – oltre all’esito del voto, rilevante era la questione della partecipazione. Per il referendum costituzionale si sono recati alle urne il 52,3% degli elettori aventi diritto al voto (53,7% in Italia e il 27,8% all’Estero) che hanno bocciato, con il 61,3 % di “no”, le ampie modifiche costituzionali proposte dal centro-destra.

"Da Prodi a Prodi. Analisi del ciclo elettorale 2005-2006: primarie, politiche, referendum” / Gritti, Roberto. - STAMPA. - (2007), pp. 43-78.

"Da Prodi a Prodi. Analisi del ciclo elettorale 2005-2006: primarie, politiche, referendum”

GRITTI, Roberto
2007

Abstract

Il lungo ciclo elettorale iniziato nell’autunno 2005 con le primarie dell’Unione ha raggiunto il suo apice il 9-10 aprile 2006 in occasione delle elezioni politiche che si sono rivelate le più combattute dell’intera storia repubblicana, sia nella campagna che nei risultati. Questo ciclo elettorale, caratterizzato da una campagna permanente, si è chiuso con il referendum del giugno 2006 che ha bocciato la riforma costituzionale proposta dal centrodestra. La presente analisi si sofferma su queste tre delicate fasi politiche. L’avvio del ciclo elettorale oggetto della nostra analisi è segnato da un appuntamento senza precedenti nella storia politica italiana: l’indizione e la realizzazione, il 16 ottobre 2005, di elezioni primarie per la scelta del leader della costituenda coalizione del centrosinistra. La seconda parte dell’analisi è dedicata alla nuova legge elettorale a al voto del 2006. Con la legge 270 del dicembre 2005 la maggioranza di centro-destra ha modificato radicalmente il sistema elettorale approvato nel 1993 e che aveva governato le successive elezioni del 1994, 1996 e 2001. La nuova legge, pur rimanendo all’interno del vasto universo dei sistemi elettorali misti ovvero quelli che contengono sia elementi di maggioritario che di proporzionale, ha determinato un radicale mutamento di prospettiva. Il momento cruciale del ciclo elettorale è rappresentato dalle elezioni politiche del 9 e 10 aprile 2006 che segnano la fine quasi naturale della legislatura, leggermente anticipata per ragioni di “ingorgo” istituzionale (elezioni del presidente della repubblica). L’ultima tappa del lungo ciclo elettorale iniziato nell’autunno del 2005 è stata quella del referendum del 24 e 25 giugno 2006 sulle modifiche costituzionali introdotte dal centrodestra nella legislatura appena terminata20. Anche in questo caso – come per le primarie – oltre all’esito del voto, rilevante era la questione della partecipazione. Per il referendum costituzionale si sono recati alle urne il 52,3% degli elettori aventi diritto al voto (53,7% in Italia e il 27,8% all’Estero) che hanno bocciato, con il 61,3 % di “no”, le ampie modifiche costituzionali proposte dal centro-destra.
2007
Elezioni senza precedenti. Dalle Primarie dell’Unione alle Politiche e al Referendum costituzionale del 2006: voto, sistemi elettorali e comunicazione
9788846477361
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
"Da Prodi a Prodi. Analisi del ciclo elettorale 2005-2006: primarie, politiche, referendum” / Gritti, Roberto. - STAMPA. - (2007), pp. 43-78.
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