Il contributo sintetizza un’indagine sul ruolo della progettazione architettonica sulle rovine antiche condotta dall’autrice come tesi di dottorato. Si tratta di un tema già ampiamente dibattuto e oggetto di numerosi studi, nel quale la ricerca perimetra il campo della valorizzazione, quindi dell’accessibilità dei siti non solo in termini fisici ma anche e soprattutto culturali. In quali modi è possibile valutare e veicolare dati materiali e immateriali ancorati alle rovine? Con quali dispositivi spaziali si possono comunicare contenuti e suscitare emozioni? Come preservare l’esperienza di coinvolgente esplorazione in movimento che caratterizza l’attraversamento delle rovine abbandonate? Mossa da questi interrogativi, la riflessione si focalizza sulla capacità dello spazio di mediare tra memoria – costruzione e trasmissione della cultura collettiva – e aspetti affettivi dell’esperienza individuale. Ciò implica il superamento della diffusa interpretazione esclusivamente oggettuale dei resti archeologici e delle forme architettoniche, in modo da approfondire le dinamiche complesse e relazionali proprie di narrazione e esplorazione spaziale.
Vita delle rovine. Progettare l’esperienza dello spazio archeologico / Romano, Irene. - (2021), pp. 179-185. - II INCLUSIVE INTERIORS.
Vita delle rovine. Progettare l’esperienza dello spazio archeologico
Irene Romano
2021
Abstract
Il contributo sintetizza un’indagine sul ruolo della progettazione architettonica sulle rovine antiche condotta dall’autrice come tesi di dottorato. Si tratta di un tema già ampiamente dibattuto e oggetto di numerosi studi, nel quale la ricerca perimetra il campo della valorizzazione, quindi dell’accessibilità dei siti non solo in termini fisici ma anche e soprattutto culturali. In quali modi è possibile valutare e veicolare dati materiali e immateriali ancorati alle rovine? Con quali dispositivi spaziali si possono comunicare contenuti e suscitare emozioni? Come preservare l’esperienza di coinvolgente esplorazione in movimento che caratterizza l’attraversamento delle rovine abbandonate? Mossa da questi interrogativi, la riflessione si focalizza sulla capacità dello spazio di mediare tra memoria – costruzione e trasmissione della cultura collettiva – e aspetti affettivi dell’esperienza individuale. Ciò implica il superamento della diffusa interpretazione esclusivamente oggettuale dei resti archeologici e delle forme architettoniche, in modo da approfondire le dinamiche complesse e relazionali proprie di narrazione e esplorazione spaziale.File | Dimensione | Formato | |
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