Dal 1981 che, con la l. n. 689, ha segnato la nascita del c.d. “diritto penale amministrativo”, la dottrina si interroga se abbia ancora una ragion d’essere il binomio “delitti-contravvenzioni”, laddove negli ultimi decenni gran parte degli illeciti contravvenzionali è stata depenalizzata, incrementando sempre più la categoria degli illeciti amministrativi. Nel presente lavoro si ripercorrono le alterne fortune degli illeciti contravvenzionali, a cominciare dal codice Rocco che, nel Libro III li aveva valorizzati al punto da farne un sistema di tutela parallela e preventiva ai delitti. In seguito si susseguirono molteplici depenalizzazioni, in un primo momento soprattutto delle contravvenzioni extra-codicistiche, e in seguito (ad opera della legge-delega n. 205/1999) anche di quelle ricomprese nel codice. Diverse furono anche le abrogazioni. Fra l’altro, due progetti di riforma del codice penale (il Progetto Nordio del 2004 e il Progetto Pisapia del 2007) avevano addirittura proposto la totale abolizione della categoria. Paradossalmente, tuttavia, nello stesso tempo, questi illeciti hanno continuato a proliferare nella legislazione speciale, e anche quelli presenti nel Libro III del codice, con interventi a intermittenza, talvolta sono stati potenziati o incrementati di numero, talaltra depenalizzati o abrogati. Le contravvenzioni ancora presenti nel codice sono numerose, e alcune molto importanti, come il “Getto pericoloso di cose” di cui all’art. 674 c.p. in funzione di tutela vicaria dell’ambiente e l’“Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” di cui all’art. 650 c.p. in funzione di tutela dell’amministrazione dello Stato. Quest’ultima (sia pure per breve tempo) assurta nel 2020 addirittura a presidio dell’osservanza delle misure “anti-Covid 19”. Sembra, dunque, prevedibile una sopravvivenza di tale controversa categoria, almeno fin quando rimarrà in vigore il codice Rocco, del quale essa rappresenta tuttora un pilastro.
Brevi riflessioni sull'illecito contravvenzionale / Coco, Paola. - (2021), pp. 111-142. - L'UNITÀ DEL DIRITTO.
Brevi riflessioni sull'illecito contravvenzionale
coco, paola
2021
Abstract
Dal 1981 che, con la l. n. 689, ha segnato la nascita del c.d. “diritto penale amministrativo”, la dottrina si interroga se abbia ancora una ragion d’essere il binomio “delitti-contravvenzioni”, laddove negli ultimi decenni gran parte degli illeciti contravvenzionali è stata depenalizzata, incrementando sempre più la categoria degli illeciti amministrativi. Nel presente lavoro si ripercorrono le alterne fortune degli illeciti contravvenzionali, a cominciare dal codice Rocco che, nel Libro III li aveva valorizzati al punto da farne un sistema di tutela parallela e preventiva ai delitti. In seguito si susseguirono molteplici depenalizzazioni, in un primo momento soprattutto delle contravvenzioni extra-codicistiche, e in seguito (ad opera della legge-delega n. 205/1999) anche di quelle ricomprese nel codice. Diverse furono anche le abrogazioni. Fra l’altro, due progetti di riforma del codice penale (il Progetto Nordio del 2004 e il Progetto Pisapia del 2007) avevano addirittura proposto la totale abolizione della categoria. Paradossalmente, tuttavia, nello stesso tempo, questi illeciti hanno continuato a proliferare nella legislazione speciale, e anche quelli presenti nel Libro III del codice, con interventi a intermittenza, talvolta sono stati potenziati o incrementati di numero, talaltra depenalizzati o abrogati. Le contravvenzioni ancora presenti nel codice sono numerose, e alcune molto importanti, come il “Getto pericoloso di cose” di cui all’art. 674 c.p. in funzione di tutela vicaria dell’ambiente e l’“Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” di cui all’art. 650 c.p. in funzione di tutela dell’amministrazione dello Stato. Quest’ultima (sia pure per breve tempo) assurta nel 2020 addirittura a presidio dell’osservanza delle misure “anti-Covid 19”. Sembra, dunque, prevedibile una sopravvivenza di tale controversa categoria, almeno fin quando rimarrà in vigore il codice Rocco, del quale essa rappresenta tuttora un pilastro.File | Dimensione | Formato | |
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