Il saggio è dedicato all’esame delle concezioni storiografiche presenti sia nell’età barocca che in quella illuministica riguardo al tema della “Riforma italiana”. Dall’analisi dell’opera dello storico teatino Antonio Caracciolo, autore di una biografia di Gian Pietro Carafa dove la “Riforma italiana” veniva vista – di contro ai martirologi protestanti cinquecenteschi – come fenomeno di élites socialmente ed intellettualmente elevate si passa ad esaminare i contributi storiografici di Pierre Bayle, di Angelo Maria Querini, di Daniel Gerdes e, infine, di Girolamo Tiraboschi per il quale la “Riforma italiana” era solo una “riforma mancata”, anzi, uno “spiacevole argomento”.
Il mito della "Riforma italiana" tra cultura dell'età barocca e storiografia illuministica / Biagetti, Stefania. - STAMPA. - (2005), pp. 78-118.
Il mito della "Riforma italiana" tra cultura dell'età barocca e storiografia illuministica
BIAGETTI, Stefania
2005
Abstract
Il saggio è dedicato all’esame delle concezioni storiografiche presenti sia nell’età barocca che in quella illuministica riguardo al tema della “Riforma italiana”. Dall’analisi dell’opera dello storico teatino Antonio Caracciolo, autore di una biografia di Gian Pietro Carafa dove la “Riforma italiana” veniva vista – di contro ai martirologi protestanti cinquecenteschi – come fenomeno di élites socialmente ed intellettualmente elevate si passa ad esaminare i contributi storiografici di Pierre Bayle, di Angelo Maria Querini, di Daniel Gerdes e, infine, di Girolamo Tiraboschi per il quale la “Riforma italiana” era solo una “riforma mancata”, anzi, uno “spiacevole argomento”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.