The suburbs are generally considered the places of decay and marginalization of the cities, compared to a vision that considers the center as the privileged and highest quality place. A change of approach and vision is needed. It is essential to know the peripheries from the inside, deeply, participating in their life and their dynamics. For this reason, from the researcher's point of view, prolonged field work is essential. We must learn to look at the city from its suburbs, which are often its soul and which send us back important signals and significant messages. The traditional image of the museum is of a static, and basically boring place, where some products are exhibited, be they cultural, artistic, scientific, etc. In common places, it tends to be a passive place, where something that others have produced is "consumed". The RIF proposal is instead of a completely different sign, that is, it wants to be an active place where culture is produced and not necessarily put on display (although it will be useful that there are also exhibition spaces), where we discuss and collaborate, where they exchange, reason and debate. A vital place that draws its lymph from the suburbs.

Le periferie vengono generalmente considerate i luoghi del degrado e della marginalità delle città, rispetto ad una visione che considera il centro come il luogo privilegiato e di maggiore qualità. E’ necessario un cambiamento di approccio e di visione. E’ fondamentale conoscere le periferie dal loro interno, profondamente, partecipando alla loro vita e alle loro dinamiche. Per questo, dal punto di vista del ricercatore, è fondamentale il prolungato lavoro sul campo. Bisogna imparare a guardare la città dalle sue periferie, che spesso ne sono la sua anima e che ci rimandano segnali importanti e messaggi significativi. L’immagine tradizionale del museo è di un luogo statico, e tendenzialmente noioso, dove si mettono in mostra alcuni prodotti, siano essi culturali, artistici, scientifici, ecc. E’ tendenzialmente, nei luoghi comuni, un luogo passivo, dove si “consuma” qualcosa che altri hanno prodotto. La proposta del RIF è invece di tutt’altro segno, ovvero vuole essere un luogo attivo dove si produce cultura e non necessariamente la si mette in mostra (anche se sarà utile che ci siano anche spazi espositivi), dove si discute e si collabora, dove si scambia, si ragiona e si dibatte. Un luogo quindi vitale che trae la sua linfa proprio dalle periferie.

Ripensare le periferie, ripartire dai territori / Cellamare, Carlo. - (2021), pp. 441-448.

Ripensare le periferie, ripartire dai territori

carlo cellamare
2021

Abstract

The suburbs are generally considered the places of decay and marginalization of the cities, compared to a vision that considers the center as the privileged and highest quality place. A change of approach and vision is needed. It is essential to know the peripheries from the inside, deeply, participating in their life and their dynamics. For this reason, from the researcher's point of view, prolonged field work is essential. We must learn to look at the city from its suburbs, which are often its soul and which send us back important signals and significant messages. The traditional image of the museum is of a static, and basically boring place, where some products are exhibited, be they cultural, artistic, scientific, etc. In common places, it tends to be a passive place, where something that others have produced is "consumed". The RIF proposal is instead of a completely different sign, that is, it wants to be an active place where culture is produced and not necessarily put on display (although it will be useful that there are also exhibition spaces), where we discuss and collaborate, where they exchange, reason and debate. A vital place that draws its lymph from the suburbs.
2021
Museo. Teorie, pratiche, politiche
9791259630223
Le periferie vengono generalmente considerate i luoghi del degrado e della marginalità delle città, rispetto ad una visione che considera il centro come il luogo privilegiato e di maggiore qualità. E’ necessario un cambiamento di approccio e di visione. E’ fondamentale conoscere le periferie dal loro interno, profondamente, partecipando alla loro vita e alle loro dinamiche. Per questo, dal punto di vista del ricercatore, è fondamentale il prolungato lavoro sul campo. Bisogna imparare a guardare la città dalle sue periferie, che spesso ne sono la sua anima e che ci rimandano segnali importanti e messaggi significativi. L’immagine tradizionale del museo è di un luogo statico, e tendenzialmente noioso, dove si mettono in mostra alcuni prodotti, siano essi culturali, artistici, scientifici, ecc. E’ tendenzialmente, nei luoghi comuni, un luogo passivo, dove si “consuma” qualcosa che altri hanno prodotto. La proposta del RIF è invece di tutt’altro segno, ovvero vuole essere un luogo attivo dove si produce cultura e non necessariamente la si mette in mostra (anche se sarà utile che ci siano anche spazi espositivi), dove si discute e si collabora, dove si scambia, si ragiona e si dibatte. Un luogo quindi vitale che trae la sua linfa proprio dalle periferie.
periferie; suburbs; Rome; museo; museum; planning; città; cities
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Ripensare le periferie, ripartire dai territori / Cellamare, Carlo. - (2021), pp. 441-448.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1590935
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