Strategie di sussistenza nel Paleolitico inferiore a La Polledrara di Cecanibbio (Roma). Lo sfruttamento di una carcassa di Palaeoloxodon antiquus

SUMMARY – Subsistence strategies in The Lower Palaeolithic at La Polledrara di Cecanibbio (Rome): the exploitation of a carcass of PALAEOLOXODON ANTIQUUS – The deposit of La Polledrara di Cecanibbio (Rome, central Italy) is located in the western area of the Campagna Romana. From 1985 to 2013, deposits of an ancient river were excaveted in an area covering 1200 square meters. Sediments were deposited during two main sedimentary phases. First a fluvial episode led to the deposition of thousands of skeletal remains, birds but mainly mammals, and lithic and bone artefacts. Then a swampy phase occurred during which some elephants became trapped in muddy ponds. Recent excavations brought to light a slightly disarticulated skeleton of a Palaeoloxodon antiquus surrounded by lithic implements. The use-wear analysis of the lithic artefacts, knapped on the spot, suggests activities of butchering aimed to collect meat for food and bones as raw material for tools. Since the Lower Palaeolithic several archaeological sites are known where a human butchery activity on proboscideans similar to the behaviour documented at La Polledrara di Cecanibbio is attested.

RIASSUNTO – Strategie di sussistenza nel Paleolitico inferiore a La Polledrara di Cecanibbio (Roma): lo sfruttamento di una carcassa di PALAEOLOXODON ANTIQUUS. Il deposito di La Polledrara di Cecanibbio (Roma, Italia centrale) si trova nella zona occidentale della Campagna Romana. Le campagne di scavo condotte dal 1985 al 2013 hanno messo in luce i depositi di un antico fiume per un’area di 1200 metri quadrati. I sedimenti sono stati depositati nel corso di due fasi sedimentarie. Nel corso della prima, a carattere marcatamente fluviale, sono state deposte migliaia di resti scheletrici, uccelli ma soprattutto mammiferi insieme a manufatti litici e ossei. Nella successiva fase palustre alcuni elefanti vennero intrappolati in stagni fangosi. Scavi recenti hanno portato alla luce uno scheletro leggermente disarticolato di un Palaeoloxodon antiquus circondato da strumenti litici. L’analisi delle tracce d’uso dei manufatti litici, scheggiati sul posto, suggerisce un’attività di macellazione finalizzata allo sfruttamento alimentare della carcassa ed anche delle ossa come materia prima per utensili.