Saggio di critica tematica, con individuazione e analisi di topoi nella letteratura manicomiale del Novecento, corredato da inediti di Alda Merini dedicati alla psichiatra Marcella Rizzo conservati presso il Fondo Manoscritti dell'Università di Pavia fondato da Maria Corti. L’opera affronta la vastità interdisciplinare del tema della rappresentazione manicomiale nella letteratura italiana del Novecento, intrecciando la storia della psichiatria italiana, attraverso cruciali maglie storiche, opere letterarie, eventi e figure determinanti. In introduzione viene affrontata una possibile storia, i relativi sviluppi e le prospettive della critica tematica. Sono poi selezionate e analizzate alcune opere peculiari nel panorama della letteratura italiana del Novecento di tematica manicomiale al fine di individuare dei topoi, intesi come suggerisce Zatti riprendendo Curtius "una configurazione stabile di motivi" quali lo spazio e il tempo manicomiali, il paragone con l'inferno dantesco, la figura dell'internato riconducibile a tre categorie fisse: il folle-animale, il folle-morto, il folle-figura mistica. lo studio si completa con una riflessione sui tentativi dei medici di usare la scrittura come mezzo riabilitativo per due importanti poeti italiani la cui vita fu segnata dalla psicosi e dall'internamento: Dino Campana e Alda Merini. Alda Merini, nel tempo, dedicò diversi componimenti ai medici che l'ebbero in cura. Sono riportate in appendice a questo volume le poesie dedicate dalla poetessa alla psichiatra Marcella Rizzo nella prima metà degli anni Ottanta, inediti conservati presso il Fondo Manoscritti dell'Università di Pavia fondato da Maria Corti.
La rappresentazione manicomiale nella cultura letteraria del Novecento italiano / Sabia, Mara. - (2017).
La rappresentazione manicomiale nella cultura letteraria del Novecento italiano
Mara SabiaPrimo
Writing – Original Draft Preparation
2017
Abstract
Saggio di critica tematica, con individuazione e analisi di topoi nella letteratura manicomiale del Novecento, corredato da inediti di Alda Merini dedicati alla psichiatra Marcella Rizzo conservati presso il Fondo Manoscritti dell'Università di Pavia fondato da Maria Corti. L’opera affronta la vastità interdisciplinare del tema della rappresentazione manicomiale nella letteratura italiana del Novecento, intrecciando la storia della psichiatria italiana, attraverso cruciali maglie storiche, opere letterarie, eventi e figure determinanti. In introduzione viene affrontata una possibile storia, i relativi sviluppi e le prospettive della critica tematica. Sono poi selezionate e analizzate alcune opere peculiari nel panorama della letteratura italiana del Novecento di tematica manicomiale al fine di individuare dei topoi, intesi come suggerisce Zatti riprendendo Curtius "una configurazione stabile di motivi" quali lo spazio e il tempo manicomiali, il paragone con l'inferno dantesco, la figura dell'internato riconducibile a tre categorie fisse: il folle-animale, il folle-morto, il folle-figura mistica. lo studio si completa con una riflessione sui tentativi dei medici di usare la scrittura come mezzo riabilitativo per due importanti poeti italiani la cui vita fu segnata dalla psicosi e dall'internamento: Dino Campana e Alda Merini. Alda Merini, nel tempo, dedicò diversi componimenti ai medici che l'ebbero in cura. Sono riportate in appendice a questo volume le poesie dedicate dalla poetessa alla psichiatra Marcella Rizzo nella prima metà degli anni Ottanta, inediti conservati presso il Fondo Manoscritti dell'Università di Pavia fondato da Maria Corti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.