Il contributo evidenzia come gli incarichi diplomatici abbiano influito nella scrittura di alcuni libretti di Grimani (dall’Orazio al Teodosio all’ Agrippina, musicata da Händel), da leggersi secondo un codice eroico e allegorico, con precisi riferimenti, che vanno da Massimiliano di Baviera celebrato nell’Orazio a Clemente XI, oggetto della satira in Agrippina. E reciprocamene, come la cultura letteraria di Tiberio Carafa lo abbia spinto idealmente se strategicamente all’azione politica a vari livelli: missioni diplomatiche, ideazione del piano, scrittura del cosiddetto Parere a Carlo d’Asburgo (1707). Oltre a molte liriche apparse nell’importante raccolta Rime scelte di vari illustri poeti napoletani (1723) in 2 voll., ha lascito le Memorie di cui una copia ora è riprodotta in anastatica, gli Opuscoli, la Relazione della guerra in Italia nel 1733-34, edita postuma.Le Memorie sono preziose non solo per ricostruzioni storiche e giudizi politici, ma anche per gli esiti letterari. L’adozione del codice tragico fa sistema con la scrittura tragica, in particolare con quella di Saverio Pansuti. Con Carafa nella rivolta, nella fuga, nell’esercito di Eugenio di Savoia, nel rientro da Vienna, l’avvocato, poi consigliere e conte, Pansuti scrive il Proclama dei rivoltosi, l’inedito Discorso intorno alla successione della monarchia di Spagna dopo la morte di Carlo II, più di 60 componimenti poetici (Rime scelte…) e cinque tragedie d’argomento romano (Orazia, Bruto, Virginia, Sofonisba, Sejano), apparse negli anni 1719-1729 in cui il passaggio dall’eroismo, che celebra Eugenio, cede il posto a una sconfortante amarezza: la storia si ripete, da Roma alla Napoli asburgica.
Diplomatici letterati del partito filoasburgico. Vincenzo Grimani, Tiberio Carafa, Saverio Pansuti / Alfonzetti, Beatrice. - (2021), pp. 37-51.
Diplomatici letterati del partito filoasburgico. Vincenzo Grimani, Tiberio Carafa, Saverio Pansuti
Beatrice Alfonzetti
2021
Abstract
Il contributo evidenzia come gli incarichi diplomatici abbiano influito nella scrittura di alcuni libretti di Grimani (dall’Orazio al Teodosio all’ Agrippina, musicata da Händel), da leggersi secondo un codice eroico e allegorico, con precisi riferimenti, che vanno da Massimiliano di Baviera celebrato nell’Orazio a Clemente XI, oggetto della satira in Agrippina. E reciprocamene, come la cultura letteraria di Tiberio Carafa lo abbia spinto idealmente se strategicamente all’azione politica a vari livelli: missioni diplomatiche, ideazione del piano, scrittura del cosiddetto Parere a Carlo d’Asburgo (1707). Oltre a molte liriche apparse nell’importante raccolta Rime scelte di vari illustri poeti napoletani (1723) in 2 voll., ha lascito le Memorie di cui una copia ora è riprodotta in anastatica, gli Opuscoli, la Relazione della guerra in Italia nel 1733-34, edita postuma.Le Memorie sono preziose non solo per ricostruzioni storiche e giudizi politici, ma anche per gli esiti letterari. L’adozione del codice tragico fa sistema con la scrittura tragica, in particolare con quella di Saverio Pansuti. Con Carafa nella rivolta, nella fuga, nell’esercito di Eugenio di Savoia, nel rientro da Vienna, l’avvocato, poi consigliere e conte, Pansuti scrive il Proclama dei rivoltosi, l’inedito Discorso intorno alla successione della monarchia di Spagna dopo la morte di Carlo II, più di 60 componimenti poetici (Rime scelte…) e cinque tragedie d’argomento romano (Orazia, Bruto, Virginia, Sofonisba, Sejano), apparse negli anni 1719-1729 in cui il passaggio dall’eroismo, che celebra Eugenio, cede il posto a una sconfortante amarezza: la storia si ripete, da Roma alla Napoli asburgica.File | Dimensione | Formato | |
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