In un dossier del Senato di circa quindici anni or sono, interrogandosi sulla nozione di “città capitale”, si mettevano in luce le difficoltà di identificarne le caratteristiche – diciamo così – “ontologiche” e si affermava che “Essere città «Capitale» [...] potrebbe consistere in un dato giuridico-formale, non privo di valenza simbolica: è la città che la Costituzione o la legge dice essere tale”. Così ragionando non si andava lontani dal vero: è giuridico-formale il dato che consente di qualificare una città come “capitale”, ma tutt’altro che meramente giuridiche o meramente formali sono le ragioni che spingono alla scelta dell’una dell’altra città come “capitale” di un qualche Stato. Si tratta, infatti, di ragioni fortemente simboliche: è quella città, in quel luogo, che scelgo come capitale perché voglio significare qualcosa, voglio trasmettere un messaggio politico, un contenuto di valore, una lettura della storia. Non si tratta di riconoscere alla città prescelta una qualsivoglia “supremazia”, ma semplicemente di collocare là e non altrove la “testa” (il caput) dello Stato perché lo suggeriscono ragioni storiche, sociali o geopolitiche profonde.
La città capitale e la costituzione / Luciani, Massimo. - (2020), pp. 1-3.
La città capitale e la costituzione
massimo luciani
2020
Abstract
In un dossier del Senato di circa quindici anni or sono, interrogandosi sulla nozione di “città capitale”, si mettevano in luce le difficoltà di identificarne le caratteristiche – diciamo così – “ontologiche” e si affermava che “Essere città «Capitale» [...] potrebbe consistere in un dato giuridico-formale, non privo di valenza simbolica: è la città che la Costituzione o la legge dice essere tale”. Così ragionando non si andava lontani dal vero: è giuridico-formale il dato che consente di qualificare una città come “capitale”, ma tutt’altro che meramente giuridiche o meramente formali sono le ragioni che spingono alla scelta dell’una dell’altra città come “capitale” di un qualche Stato. Si tratta, infatti, di ragioni fortemente simboliche: è quella città, in quel luogo, che scelgo come capitale perché voglio significare qualcosa, voglio trasmettere un messaggio politico, un contenuto di valore, una lettura della storia. Non si tratta di riconoscere alla città prescelta una qualsivoglia “supremazia”, ma semplicemente di collocare là e non altrove la “testa” (il caput) dello Stato perché lo suggeriscono ragioni storiche, sociali o geopolitiche profonde.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Luciani_Città-capitale_2020.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
217.15 kB
Formato
Adobe PDF
|
217.15 kB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.