L’intensificazione dei flussi migratori in Italia ha recentemente aperto, come abbiamo appena visto nel capitolo precedente, un dibattito sulle norme che regolano l’acquisizione della cittadinanza. Queste norme ricoprono un ruolo politico e sociale di primo piano, in quanto interferiscono non solo con le politiche migratorie, ma anche con la regolamentazione del mercato del lavoro, lo stato sociale, le dinamiche demografiche e le relazioni internazionali. Di fronte alla possibilità di una riforma della legislazione attuale, è risultato importante approfondire le ricadute delle norme in vigore nel nostro paese, per inquadrarne, in termini di riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti dei minori e giovani migranti di seconda generazione, l’evoluzione futura. Il tema del rapporto tra la presenza dei minori stranieri e l’istituto “principe” di appartenenza, quale la cittadinanza italiana, è infatti ancora poco sondato data l’indisponibilità sistematizzata del dato. Per tali motivi, abbiamo ritenuto importante contribuire a colmare il vuoto conoscitivo utilizzando i dati forniti direttamente da un campione di Comuni e quelli provenienti dall’Istat relativi al fenomeno migratorio italiano. Ad una prima presentazione dei risultati provenienti da una ricerca svolta su alcuni contesti territoriali da Cittalia nell’ambito di una convenzione tra Anci e Accademia Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe, faranno seguito le analisi sugli andamenti dei rilasci di cittadinanza nei prossimi anni a livello nazionale sulla base delle proiezioni della popolazione minorile straniera. Volgeremo poi la nostra attenzione sulle proiezioni che mettono a confronto due scenari giuridici: il primo, relativo al quadro normativo attuale e prevedendo che rimanga immutato; il secondo relativo alle ricadute della proposta di riforma di iniziativa popolare presentata nell’ultimo paragrafo del capitolo precedente. Infine, chiuderemo questo capitolo, dando spazio alle opinioni degli stessi giovani, figli e figlie di immigrati in Italia, che in questi anni hanno espresso in merito all’opportunità di un intervento legislativo di riforma dell’attuale legge sulla cittadinanza (L. n. 91/92). L’affresco complesso e composito che ne emerge apre uno squarcio interessante sulla dimensione della cittadinanza e sul significato cruciale che essa assume nel rapporto tra le seconde generazioni e la società accogliente meritevole di approfondimenti ulteriori e futuri.
Le acquisizioni di cittadinanza dei giovani stranieri e le proiezioni sul futuro / Monia, Giovannetti; Lorenza, Maluccelli; Marchesini, Nicolo'. - (2012), pp. 93-136.
Le acquisizioni di cittadinanza dei giovani stranieri e le proiezioni sul futuro
nicolò marchesiniUltimo
2012
Abstract
L’intensificazione dei flussi migratori in Italia ha recentemente aperto, come abbiamo appena visto nel capitolo precedente, un dibattito sulle norme che regolano l’acquisizione della cittadinanza. Queste norme ricoprono un ruolo politico e sociale di primo piano, in quanto interferiscono non solo con le politiche migratorie, ma anche con la regolamentazione del mercato del lavoro, lo stato sociale, le dinamiche demografiche e le relazioni internazionali. Di fronte alla possibilità di una riforma della legislazione attuale, è risultato importante approfondire le ricadute delle norme in vigore nel nostro paese, per inquadrarne, in termini di riconoscimento della cittadinanza italiana nei confronti dei minori e giovani migranti di seconda generazione, l’evoluzione futura. Il tema del rapporto tra la presenza dei minori stranieri e l’istituto “principe” di appartenenza, quale la cittadinanza italiana, è infatti ancora poco sondato data l’indisponibilità sistematizzata del dato. Per tali motivi, abbiamo ritenuto importante contribuire a colmare il vuoto conoscitivo utilizzando i dati forniti direttamente da un campione di Comuni e quelli provenienti dall’Istat relativi al fenomeno migratorio italiano. Ad una prima presentazione dei risultati provenienti da una ricerca svolta su alcuni contesti territoriali da Cittalia nell’ambito di una convenzione tra Anci e Accademia Ufficiali di Stato Civile e d’Anagrafe, faranno seguito le analisi sugli andamenti dei rilasci di cittadinanza nei prossimi anni a livello nazionale sulla base delle proiezioni della popolazione minorile straniera. Volgeremo poi la nostra attenzione sulle proiezioni che mettono a confronto due scenari giuridici: il primo, relativo al quadro normativo attuale e prevedendo che rimanga immutato; il secondo relativo alle ricadute della proposta di riforma di iniziativa popolare presentata nell’ultimo paragrafo del capitolo precedente. Infine, chiuderemo questo capitolo, dando spazio alle opinioni degli stessi giovani, figli e figlie di immigrati in Italia, che in questi anni hanno espresso in merito all’opportunità di un intervento legislativo di riforma dell’attuale legge sulla cittadinanza (L. n. 91/92). L’affresco complesso e composito che ne emerge apre uno squarcio interessante sulla dimensione della cittadinanza e sul significato cruciale che essa assume nel rapporto tra le seconde generazioni e la società accogliente meritevole di approfondimenti ulteriori e futuri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.