Nel presente articolo l’autore esamina i rapporti tra la codificazione e il diritto d’autore francese partendo da una attenta analisi delle origini e degli sviluppi della proprietà intellettuale in Francia dalla Rivoluzione francese fino alla promulgazione del Code civil. In particolare, l’autore evidenzia il ruolo determinante che hanno avuto giurisprudenza e dottrina nell’evoluzione dell’istituto della proprietà intellettuale: la prima si è soffermata sulla natura della proprietà intellettuale ricordando la sua appartenenza alla categoria dei beni mobili e sulla sua analogia con la proprietà materiale, quanto alla dottrina, nell’intento di colmare le lacune legislative, vi era chi riteneva assimilabile la proprietà intellettuale alla proprietà materiale e chi invece negava tale assimilazione. L’autore sottolinea, in particolare, l’importanza del pensiero di Jean-Marie Pardessus per aver elaborato una più compiuta riflessione sui vari aspetti del diritto d’autore. Pardessus considerava i diritti dell’autore base fondante della proprietà letteraria in quanto l’autore aveva gli stessi diritti sul suo lavoro dello spirito che sugli altri beni materiali. Infine, l’autore ricorda come la disciplina del diritto d’autore francese venne assunta come modello di riferimento nell’Europa continentale in cui gli Stati hanno aggiunto o apportato modifiche ad alcuni specifici aspetti dell’istituto (più estesa durata dei diritti ereditari, maggiore o minore ampiezza degli aventi diritto) che tuttavia non hanno inficiato la sostanza del modello francese.
La codificazione napoleonica tra diritti proprietari e beni immateriali / Moscati, Laura. - (2021), pp. 831-845.
La codificazione napoleonica tra diritti proprietari e beni immateriali
laura moscati
2021
Abstract
Nel presente articolo l’autore esamina i rapporti tra la codificazione e il diritto d’autore francese partendo da una attenta analisi delle origini e degli sviluppi della proprietà intellettuale in Francia dalla Rivoluzione francese fino alla promulgazione del Code civil. In particolare, l’autore evidenzia il ruolo determinante che hanno avuto giurisprudenza e dottrina nell’evoluzione dell’istituto della proprietà intellettuale: la prima si è soffermata sulla natura della proprietà intellettuale ricordando la sua appartenenza alla categoria dei beni mobili e sulla sua analogia con la proprietà materiale, quanto alla dottrina, nell’intento di colmare le lacune legislative, vi era chi riteneva assimilabile la proprietà intellettuale alla proprietà materiale e chi invece negava tale assimilazione. L’autore sottolinea, in particolare, l’importanza del pensiero di Jean-Marie Pardessus per aver elaborato una più compiuta riflessione sui vari aspetti del diritto d’autore. Pardessus considerava i diritti dell’autore base fondante della proprietà letteraria in quanto l’autore aveva gli stessi diritti sul suo lavoro dello spirito che sugli altri beni materiali. Infine, l’autore ricorda come la disciplina del diritto d’autore francese venne assunta come modello di riferimento nell’Europa continentale in cui gli Stati hanno aggiunto o apportato modifiche ad alcuni specifici aspetti dell’istituto (più estesa durata dei diritti ereditari, maggiore o minore ampiezza degli aventi diritto) che tuttavia non hanno inficiato la sostanza del modello francese.File | Dimensione | Formato | |
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