I conti degli ecosistemi. Estensione e condizioni

La penisola italiana, posta al centro del bacino del Mediterraneo, è caratterizzata da un’elevata eterogeneità climatica, lito-morfologica e biogeografica dovuta alla sua estensione in latitudine e longitudine e alla presenza di due importanti catene montuose, di estese zone collinari, di pianure alluvionali e valli fluviali, a cui si aggiungono due grandi isole e numerosi arcipelaghi, nonché una linea di costa di circa 8.300 chilometri. Questa variabilità di fattori ambientali permette la presenza di una flora e fauna di grande valore biogeografico e di un articolato assetto ecosistemico. La biodiversità rappresenta parte essenziale del patrimonio di un paese, non solo per il suo valore intrinseco e tangibile ma anche per l’importanza dei servizi ecosistemici da essa derivanti, essenziali per il benessere dell’uomo tanto direttamente quanto indirettamente, nonché come input per la valorizzazione economica (ovvero come “capitale naturale”). In questo capitolo si illustra quanto realizzato dall’Istat, in collaborazione con il Centro Interuniversitario di Ricerca “Biodiversità Servizi Ecosistemi e Sostenibilità” (Cirbises) in materia di conti degli ecosistemi (System of environmental-economic accounting - Ecosystem accounting, Seea Ea, UN et al. 2012 e 2020), e in particolare alla loro parte biofisica relativa alla tipificazione degli ecosistemi, alla misurazione della loro estensione e alla valutazione delle loro condizioni.