Questo volume, prima ancora che stagliarsi in un ampio progetto politico o in una specifica linea di programmazione economica, chiama in causa la necessita di un nuovo umanesimo, cioè della ridefinizione del tessuto sociale secondo prospettive di solidarietà, inclusione, mutuo-aiuto e dignità, rifiutando la logica della competizione globale, tradotta – nelle relazioni microsociali – in una guerra tra poveri e in un nuovo Leviatano, nel quale l’opzione della delega in bianco all’“uomo forte” di turno rappresenta qualcosa di già visto, già vissuto, già sofferto, ma evidentemente non ancora esorcizzato. Leggendo anche solo la quantità e la qualità dei contributi del presente volume siamo confortati nell’evidenza che non siamo poi così pochi a condividere le riflessioni di Luciano Vasapollo e di Rita Martufi. Non si tratta di una singola e isolata vox clamantis in deserto, ma di un coro che unisce la proposta alla protesta, il conflitto alla solidarietà, la resistenza alla programmazione e, in fondo, la teoria politica alla poesia. Come insegnava Pablo Neruda, Poeta, quando ammoniva: “Vietato piangere senza imparare”
PRESENTAZIONE. Vietato piangere senza imparare / DE NARDIS, Paolo. - (2020), pp. 17-22.
PRESENTAZIONE. Vietato piangere senza imparare
de nardis paolo
2020
Abstract
Questo volume, prima ancora che stagliarsi in un ampio progetto politico o in una specifica linea di programmazione economica, chiama in causa la necessita di un nuovo umanesimo, cioè della ridefinizione del tessuto sociale secondo prospettive di solidarietà, inclusione, mutuo-aiuto e dignità, rifiutando la logica della competizione globale, tradotta – nelle relazioni microsociali – in una guerra tra poveri e in un nuovo Leviatano, nel quale l’opzione della delega in bianco all’“uomo forte” di turno rappresenta qualcosa di già visto, già vissuto, già sofferto, ma evidentemente non ancora esorcizzato. Leggendo anche solo la quantità e la qualità dei contributi del presente volume siamo confortati nell’evidenza che non siamo poi così pochi a condividere le riflessioni di Luciano Vasapollo e di Rita Martufi. Non si tratta di una singola e isolata vox clamantis in deserto, ma di un coro che unisce la proposta alla protesta, il conflitto alla solidarietà, la resistenza alla programmazione e, in fondo, la teoria politica alla poesia. Come insegnava Pablo Neruda, Poeta, quando ammoniva: “Vietato piangere senza imparare”I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.