NOTA delle autrici Stefania Di Biasi e Diana Di Pietro Grazie a tutti gli autori che hanno dedicato il loro tempo per la realizzazione di questo volume con contributi preziosi fruibili non solo per i professionisti della salute mentale ma anche per tutte le persone interessate a conoscere in modo più approfondito il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza e le sue fragilità. Da circa venti anni stiamo assistendo sia a livello nazionale che internazionale al drammatico aumento dei disturbi psicopatologici in età evolutiva e purtroppo i nostri servizi pubblici italiani, soprattutto per carenze di personale e posti letto, non riescono sempre a gestire in modo adeguato le numerose richieste delle famiglie in difficoltà. L’alto numero di urgenze ed emergenze psichiatriche ha poi obbligato anche i servizi ambulatoriali del territorio a disinvestire su progetti di promozione e prevenzione della salute mentale. L’idea di unire lavori di professionisti dell’età evolutiva, in questo momento storico così delicato e fragile, nasce proprio dalla necessità concreta di voler iniziare a promuovere la Salute Mentale. Appare fondamentale informare la popolazione sullo stato psichico in cui versano al momento bambini ed adolescenti e investire maggiormente su progetti a tutela della salute mentale. Stiamo assistendo ad un importante cambiamento della fenomenologia clinica dei disturbi psicopatologici e della loro età di insorgenza e la drammatica precarietà che stiamo vivendo da più di un anno ha sicuramente facilitato alcuni percorsi in senso patologico (disturbi da dipendenza da internet, disregolazione emotiva, autolesionismo, diffusione identitaria, ansia e ritiro sociale anche nei più piccoli).Promuovere la salute mentale significa sì diagnosi e presa in carico precoce ma anche e soprattutto prevenzione; significa ricostruire luoghi di promozione dello sviluppo sano di bambini, delle loro competenze prosociali, di rinforzo delle lor capacità personali, della autostima e resilienza. Significa offrire spazi alternativi in cui aiutare i ragazzi a pensare, giocare, interagire e condividere. Questo libro vuole quindi raccontare l’esperienza di un percorso, vuole rendere l’idea del lavoro che ogni giorno viene svolto nella filiera dei servizi che riguardano la salute mentale in età evolutiva, dove i servizi TSMREE i più aperti e diffusi sul territorio sono da considerare lo snodo principale, da cui tutto parte e tutto ritorna. Vuole essere l’occasione per sbirciare nei luoghi di cura e comprenderne specificità e necessità, in un continuum che non si esaurisce in un momento, ma in un percorso caratterizzato da tutti i momenti che i vari autori racconteranno. Momenti più brevi possibili quando è necessario un ricovero, momenti relativamente più lunghi negli interventi intensivi, periodi lunghi per prendersi cura e riabilitare, seguendo un principio fondamentale che è la deistituzionalizzazione. Dentro questi momenti sono descritte le storie dei tanti bambini e ragazzi, storie che spesso sono durate anni. Per questo motivo in questo volume abbiamo raccolto i contributi di insegnanti, psicologi, psicoterapeuti, ricercatori, neuropsichiatri infantili che lavorano nelle scuole, nei servizi pubblici territoriali, negli ospedali, nelle Università, nelle comunità residenziali, negli studi privati, in modo da fotografare l’età evolutiva in tutti i suoi luoghi di cura. Ogni contributo sarà presentato da un disegno eseguito da bambini e ragazzi nel corso dell’ultimo anno. Abbiamo chiesto ai bambini di disegnare liberamente pensieri ed emozioni legati alla Pandemia e di dare un titolo al disegno. Il disegno libero dei bambini e ragazzi ci permette in modo semplice e spontaneo di entrare a contatto con emozioni e affetti più intimi: rabbia, ansie, insicurezze, paure del contagio, l’ attesa del vaccino, e il grande desiderio di libertà. L’obiettivo non è quello di trovare nei loro lavori degli indicatori di disagio e/o disturbo psichico ma semplicemente quello di dare voce, colore e forma alle loro emozioni e sentimenti.
Come (si) sentono i ragazzi? Riflessioni su didattica a distanza e sordità ai tempi della pandemia / Inguscio, Bianca M. S.; Nicastri, Maria; Giallini, Ilaria; Greco, Antonio; Babiloni, Fabio; Mancini, Patrizia; Cartocci, Giulia. - (2021), pp. 57-67.
Come (si) sentono i ragazzi? Riflessioni su didattica a distanza e sordità ai tempi della pandemia
Bianca M. S. InguscioPrimo
;Maria NicastriSecondo
;Ilaria Giallini;Antonio Greco;Fabio Babiloni;Patrizia ManciniPenultimo
;Giulia CartocciUltimo
2021
Abstract
NOTA delle autrici Stefania Di Biasi e Diana Di Pietro Grazie a tutti gli autori che hanno dedicato il loro tempo per la realizzazione di questo volume con contributi preziosi fruibili non solo per i professionisti della salute mentale ma anche per tutte le persone interessate a conoscere in modo più approfondito il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza e le sue fragilità. Da circa venti anni stiamo assistendo sia a livello nazionale che internazionale al drammatico aumento dei disturbi psicopatologici in età evolutiva e purtroppo i nostri servizi pubblici italiani, soprattutto per carenze di personale e posti letto, non riescono sempre a gestire in modo adeguato le numerose richieste delle famiglie in difficoltà. L’alto numero di urgenze ed emergenze psichiatriche ha poi obbligato anche i servizi ambulatoriali del territorio a disinvestire su progetti di promozione e prevenzione della salute mentale. L’idea di unire lavori di professionisti dell’età evolutiva, in questo momento storico così delicato e fragile, nasce proprio dalla necessità concreta di voler iniziare a promuovere la Salute Mentale. Appare fondamentale informare la popolazione sullo stato psichico in cui versano al momento bambini ed adolescenti e investire maggiormente su progetti a tutela della salute mentale. Stiamo assistendo ad un importante cambiamento della fenomenologia clinica dei disturbi psicopatologici e della loro età di insorgenza e la drammatica precarietà che stiamo vivendo da più di un anno ha sicuramente facilitato alcuni percorsi in senso patologico (disturbi da dipendenza da internet, disregolazione emotiva, autolesionismo, diffusione identitaria, ansia e ritiro sociale anche nei più piccoli).Promuovere la salute mentale significa sì diagnosi e presa in carico precoce ma anche e soprattutto prevenzione; significa ricostruire luoghi di promozione dello sviluppo sano di bambini, delle loro competenze prosociali, di rinforzo delle lor capacità personali, della autostima e resilienza. Significa offrire spazi alternativi in cui aiutare i ragazzi a pensare, giocare, interagire e condividere. Questo libro vuole quindi raccontare l’esperienza di un percorso, vuole rendere l’idea del lavoro che ogni giorno viene svolto nella filiera dei servizi che riguardano la salute mentale in età evolutiva, dove i servizi TSMREE i più aperti e diffusi sul territorio sono da considerare lo snodo principale, da cui tutto parte e tutto ritorna. Vuole essere l’occasione per sbirciare nei luoghi di cura e comprenderne specificità e necessità, in un continuum che non si esaurisce in un momento, ma in un percorso caratterizzato da tutti i momenti che i vari autori racconteranno. Momenti più brevi possibili quando è necessario un ricovero, momenti relativamente più lunghi negli interventi intensivi, periodi lunghi per prendersi cura e riabilitare, seguendo un principio fondamentale che è la deistituzionalizzazione. Dentro questi momenti sono descritte le storie dei tanti bambini e ragazzi, storie che spesso sono durate anni. Per questo motivo in questo volume abbiamo raccolto i contributi di insegnanti, psicologi, psicoterapeuti, ricercatori, neuropsichiatri infantili che lavorano nelle scuole, nei servizi pubblici territoriali, negli ospedali, nelle Università, nelle comunità residenziali, negli studi privati, in modo da fotografare l’età evolutiva in tutti i suoi luoghi di cura. Ogni contributo sarà presentato da un disegno eseguito da bambini e ragazzi nel corso dell’ultimo anno. Abbiamo chiesto ai bambini di disegnare liberamente pensieri ed emozioni legati alla Pandemia e di dare un titolo al disegno. Il disegno libero dei bambini e ragazzi ci permette in modo semplice e spontaneo di entrare a contatto con emozioni e affetti più intimi: rabbia, ansie, insicurezze, paure del contagio, l’ attesa del vaccino, e il grande desiderio di libertà. L’obiettivo non è quello di trovare nei loro lavori degli indicatori di disagio e/o disturbo psichico ma semplicemente quello di dare voce, colore e forma alle loro emozioni e sentimenti.File | Dimensione | Formato | |
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